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Protesta delle tute blu Fiat di Termini Imerese

Gli operai davanti la sede della Presidenza della Regione Siciliana per discutere della situazione dello stabilimento che verrà chiuso entro il 2012

26 ottobre 2010

Protesta di un centinaio di operai della Fiat di Termini Imerese davanti a Palazzo d'Orleans, sede della Presidenza della Regione siciliana a Palermo. Le tute blu sono arrivate questa mattina alla Regione a bordo di due pullman e chiedono un incontro con il governatore siciliano per discutere della situazione dello stabilimento Fiat di Termini Imerese che dovrebbe chiudere entro il 2012.
Al presidio partecipano anche alcuni lavoratori del consorzio Coinres che si occupa della raccolta dei rifiuti in alcuni comuni del palermitano. Il traffico nella zona è andato in tilt a causa del blocco di alcune strade che portano a piazza Indipendenza.

Sempre stamane, intervistato da Maurizio Belpietro nel corso della trasmissione su Canale 5 'La telefonata', Raffaele Bonanni è tornato sulle parole dell'ad della Fiat Sergio Marchionne: "Ha colto nel segno, tant'è che maggioranza e opposizione - ha sostenuto il leader della Cisl - hanno alzato gli scudi. Qui bisogna darsi un progetto nuovo, altrimenti il Paese muore. Stiamo affogando in mille polemiche in questa sorta di campagna elettorale che non finisce mai''. "Non si può prendere dal discorso di Marchionne un singolo aspetto e trasformarlo in una bufera - ha continuato Bonanni - Il messaggio di Marchionne dice sostanzialmente: il Paese va male, qui nessuno investe, vediamo di fare qualcosa che si dimostri produttivo e un'esperienza pilota per una stagione di nuovi investimenti e nuovo sviluppo del Paese. Lo sanno tutti, non capisco tutti questi ipocriti che si scandalizzano, che in Italia non investe né uno straniero, né un italiano. Gli stessi italiani stessi i propri capitali li stanno investendo tutti all'estero. Quindi c'è qualcosa che non va", ha aggiunto Bonnani. Per il leader della Cisl la Fiat dovrà garantire ''livelli di partecipazione dei lavoratori alle scelte più alte dell'impresa proprio per sconfiggere questa cultura dell'antagonismo e meccanismi di ripartizione degli utili quando l'azienda fa molti più profitti". "Noi ci siamo presi le nostre responsabilità nel favorire l'utilizzo intensivo degli impianti - ha concluso Bonanni - che è l'unica manovra che possiamo fare per migliorare la produttività dell'azienda. L'azienda deve garantire più salario". [Adnkronos/Ing]

- E' l'Italia che frena la Fiat (Guidasicilia.it, 25/10/10)

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26 ottobre 2010
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