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Provenzano jr denuncia: "Mio padre nel degrado"

Il figlio del boss ha presentato un esposto ai carabinieri di Parma: "In carcere totale stato di degrado, di abbandono fisico, e assenza di igiene"

01 luglio 2013

Il figlio del capomafia Bernardo Provenzano, Angelo, ha presentato un esposto ai carabinieri di Parma, città in cui il boss è detenuto, denunciando "lo stato di degrado, di abbandono fisico, l'assenza di igiene" in cui versa il padre, "trattato - scrive - in dispregio a tutti i criteri minimi di umanità".
La decisione di sporgere denuncia è stata presa dopo l'ultima visita al carcere - il boss è ricoverato da settimane per un'infezione - dove Angelo Provenzano è andato per avere notizie sulla salute del padre. Dal penitenziario hanno consegnato a Provenzano jr la biancheria del detenuto che - dice la denuncia - è "in condizioni igieniche incompatibili con il minimo senso di decenza, testimoniando l'abbandono igienico totale in cui versa".

"La biancheria - si legge nell'esposto - era intrisa di urine e macchiata fin sulla parte che copre le spalle, risultando palesemente bagnata, oltre che piena di macchie già presumibilmente asciugatesi, nonché emanante un insopportabile fetore". Provenzano jr fa inoltre presente "che negli ultimi tempi, su disposizione del carcere, non sono stati più fatti entrare né accappatoi, né asciugamani (poiché, si dice, sia impossibile fare la doccia al detenuto)". Tutti elementi che spiegherebbero, secondo i familiari del boss, le infezioni di cui soffre.
Da mesi il legale del capomafia Rosalba Di Gregorio chiede invano la revoca del 41 bis per il padrino di Corleone, affetto da diverse patologie neurologiche, cardiache e da una recidiva del tumore alla prostata. Il boss viene alimentato con un sondino e non è più in grado di deambulare da solo.

"Il boss Bernardo Provenzano ha tutto il diritto di essere curato e rispettato in carcere, ma non può avere nessun privilegio. Mi dispiace che i figli abbiano perso una grande occasione per riscattarsi: chiedere al padre di collaborare con la giustizia e far ottenere al loro genitore i benefici previsti dalla legge". Lo dice il senatore Giuseppe Lumia, capogruppo del Pd in Commissione giustizia, commentando la richiesta di scarcerazione del figlio del boss Bernardo Provenzano. "La scarcerazione - aggiunge - non è un privilegio che lo Stato può concedere a chi si è macchiato di reati gravissimi".

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01 luglio 2013
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