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Pur con il cessato allarme ''influenza dei polli'', prepariamoci alla prossima e vicina ondata influenzale

L'appello alla vaccinazione quest'anno più accorato degli anni passati

20 settembre 2005

Passato l'allarmismo per una possibile pandemia di ''influenza dei polli'', e dopo che il governo italiano è corso ai ripari armandosi di tutto punto per contrastarla qualora questa arrivasse volando nel nostro paese, c'è bisogno comunque che gli italiani  si preparino alla prossima ondata influenzale che investirà il territorio italico nei prossimi mesi.
Sarà un'influenza simile a quella dello scorso anno. Severa, colpirà soprattutto i bambini, e terrà a casa per qualche giorno quattro-cinque milioni di italiani. Dagli esperti arriva il monito di sempre: vaccinatevi.
Attualmente, inoltre, è impossibile prevedere quando arriverà con precisione, se gli italiani cominceranno ad ammalarsi prima o dopo le feste di Natale. Tutto dipenderà, ha spiegato Fabrizio Pregliasco, dell'Istituto di virologia degli studi di Milano, da come sarà il prossimo autunno, anche dal punto di vista climatico.

I virologi tengono ancora sotto osservazione l'epidemia che in questo periodo si trova in Australia. Il continente è di fatto da sempre una sorta di osservatorio per gli europei che possono verificare in anticipo come il virus si muove.
Sono tre ceppi dell'influenza 2005-2006: due virus del gruppo A (California e Nuova Caledonia), più lo Shangai del ceppo B. Il vaccino scelto dall'Organizzazione mondiale per la Sanità (OMS) li centra bene, ha spiegato il professor Pregliasco, e ciò significherà che chi si sottoporrà alla vaccinazione avrà poche possibilità di ammalarsi e se ciò avverrà, sarà ancora più ridotta la possibilità di complicazioni, rischio importante soprattutto per gli anziani e per chi soffre di alcune malattie come i cardiopatici ed i diabetici.

Quest'anno l'appello alla vaccinazione è ancora più accorato del solito. Se si riuscirà a raggiungere una buona copertura della popolazione, e se malauguratamente dovesse arrivare proprio questo inverno la tanto temuta pandemia dei polli, sarà più facile riuscire a distinguere i falsi allarmi.
Ma anche i più pessimisti non sono affatto convinti che il virus più pericoloso, quello appunto pandemico, possa arrivare già entro l'inverno. Se proprio il virus dei polli causerà l'evento, ha spiegato Pietro Crovari, coordinatore della Commissione pandemia del ministero della Salute, allora il momento migliore dell'anno potrebbe essere la primavera: in questo modo i medici si potrebbero trovare nella condizione privilegiata di operare senza altri virus stagionali in giro che confonderebbero le idee.

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20 settembre 2005
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