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Qualcuno ascolti l'allarme sbarchi proveniente dalla Sicilia!

Sono più di mille i migranti arrivati stamani ad Augusta e 400 sono attesi a Palermo

02 maggio 2014

Negli ultimi giorni è stato un susseguirsi di allarmi e appelli riguardo la situazione degli incessanti sbarchi di migranti in Sicilia. Preoccupazioni più che fondate visto che, per l’ennesimo anno, diversi comuni siciliani rischiano un vero e proprio collasso a causa degli arrivi quotidiani di centinaia e centinaia di extracomunitari soccorsi in mare durante l’operazione Mare Nostrum.
Oggi, ad esempio, sono più di mille i migranti arrivati a bordo della nave San Giorgio, della Marina militare italiana, nel porto di Augusta (Siracusa). Ad annunciarlo tramite Twitter la stessa Marina militare. I profughi, per lo più siriani, erano stati soccorsi nel canale di Sicilia proprio nell’ambito dell’operazione.

Intanto a Palermo stanno per sbarcare 358 profughi a bordo della nave della Marina militare Libera. Lo sbarco è previsto al molo Pontone. Tra di loro ci sono 43 donne, una delle quali incinta, e 24 bambini di varie nazionalità: Mali, Ghana, Belize, Niger, Sudan ed anche Siria e Palestina. Per la donna in stato di gravidanza è già stato predisposto il trasferimento a bordo di un'ambulanza nel reparto di Ostetricia dell'ospedale Ingrassia di Palermo. La decisione di trasferire i profughi a Palermo è stata presa dal ministero degli Interni, visto che a Pozzallo (SR) i centri di accoglienza sono pieni. Le operazioni di accoglienza dei migranti sono coordinate dalla Prefettura, in collaborazione con l'Asp di Palermo, il 118, la Croce Rossa italiana la Protezione civile e le forze dell'ordine.
L'ultima volta che arrivarono 183 migranti a Palermo era il 27 settembre 2013 a bordo del mercantile King Julius. Quella volta furono trasferiti a Piana degli Albanesi nel palermitano.
La settimana scorsa "Save the children" ha anche lanciato un allarme sulle condizioni in cui si trovano i minori, ospitati, secondo l'associazione umanitaria, in strutture non adeguate e in carenti condizioni igieniche.

Anche nel porto di Trapani sono arrivati svariate centinaia di migranti. L’altro ieri, infatti, lo scalo trapanese ha accolto 362 eritrei, 47 nigeriani, 11 siriani, 2 tunisini, un etiope e un maliano, tra cui 83 minori (decine i neonati) e 135 donne, 5 delle quali incinte. I migranti, soccorsi a sud di Lampedusa in tre operazioni diverse dalla la fregata "Espero" della Marina Militare, hanno toccato terra provati ma in buono stato di salute fatta eccezione per otto casi di probabile scabbia, un diabetico e un soggetto affetto da crisi convulsive che tuttavia è stato stabilizzato. Erano stati intercettati in alto mare - sempre nell'ambito dell'operazione Mare Nostrum  - a bordo di tre imbarcazioni in legno semi allagate.
Giunti al porto di Trapani la macchina organizzativa, coordinata dalla Prefettura con l'ausilio della polizia, della capitaneria di porto, dei carabinieri e della guardia di finanza, ha attivato con celerità le misure di accoglienza e assistenza agli extracomunitari.

Con questi ultimi arrivi, il numero degli extracomunitari ospiti nelle strutture di accoglienza presenti in provincia di Trapani è salito a circa 2000. "In una notte - ha spiegato il prefetto Leopoldo Falco, presente al porto per dirigere la macchina dei soccorsi - abbiamo dovuto trovare oltre 400 posti in provincia. Si tratta di un'emergenza umanitaria e noi dobbiamo dare una risposta positiva. Credo, però, che questa emergenza sia una questione europea prima che italiana, ma in questo momento sembra essere solo un problema siciliano. L'altra questione da superare è legata alla presenza di una sola commissione per il riconoscimento dell'asilo politico. E' necessario cambiare sistema per accelerare i tempi anche nel modo di esaminare le pratiche".
I rifugiati si trovano adesso in diverse strutture dislocate a Trapani, Custonaci, Valderice, Marsala, Mazara, Salemi e Castelvetrano.

[Informazioni tratte da Adnkronos/Ign, ANSA, AGI, Corriere del Mezzogiorno, Repubblica/Palermo.it]

- "Renzi venga a Pozzallo per capire la situazione" (Guidasicilia.it, 30/04/14)

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02 maggio 2014
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