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Quando iniziano i lavori lungo la A19?

A due mesi dal cedimento del viadotto Himera, che ha diviso in due la Sicilia, di cantieri nemmeno l'ombra

11 giugno 2015

Tutto è ancora fermo e la Sicilia continua ad essere spezzata in due. Dopo il cedimento del viadotto Himera, lungo l’autostrada A19 Palermo-Catania, e la conseguente chiusura al traffico avvenuta due mesi fa, la preoccupazione è che l’emergenza viabilità, riconosciuta anche dal governo nazionale, resti a lungo un’emergenza.
I lavori per la bretella che dovrebbe ricollegare i due principali capoluoghi siciliani non inizieranno prima del 20 giugno. Infatti, è stata pubblicata solo ieri sulla Gazzetta ufficiale l'ordinanza di protezione civile per l'emergenza frana sul viadotto Himera che, oltre a formalizzare la nomina del commissario, Marco Guardabassi, stanzia la cifra di 9,35 milioni per i primi lavori urgenti e indifferibili.
Il commissario scelto dal governo consegnerà il nuovo progetto al capo della Protezione civile Fabrizio Curcio alla fine della prossima settimana, ed è da quel momento che si metterà in moto la macchina per far partire i lavori. Sembra siano questi i tempi che necessitano al commissario.

Dopo questo tempo, quando la task force del ministero delle Infrastrutture avrà tutte le carte in mano, potrà essere avviata la macchina burocratica: convocazione per Regione, enti locali e prefetture, ed è da allora che potranno insediarsi le "conferenze di servizi" necessarie per sbloccare le autorizzazioni. Da quel momento sarà necessario fare scorrere ancora un po' il calendario prima che i lavori - destinati a durare tre mesi - possano essere avviati. L'estate, insomma, passerà senza che l'autostrada sia "ricucita".

Un problemone serissimo che conta innumerevoli danni e scontenti a mai finire. "A due mesi dal cedimento del pilone dell'autostrada Palermo-Catania, i lavori non sono ancora iniziati. E' solo questo che conta di fronte all'insostenibile peso del percorso alternativo", affermano il presidente e il direttore della Coldiretti siciliana, Alessandro Chiarelli e Prisco Lucio Sorbo, commentando il perdurare dell'interruzione.
"In questo lasso di tempo ancora non è chiaro cosa sarà fatto e soprattutto quando - aggiungono -. Gli imprenditori agricoli sono costretti a limitare i viaggi per non ricaricare il prezzo al consumatore ma la situazione è insostenibile per i danni incommensurabili causati dalla rinuncia del turismo in un anno in cui l'Italia e anche la Sicilia sembrano ospitare nuovamente gli stranieri. Pensiamo che dopo il completamento dell'iter burocratico e la nomina dei commissari sia ormai tempo di iniziare". "Nell'attesa di una convocazione per conoscere la data di avvio del ripristino della carreggiata, chiediamo che venga utilizzato il porto di Augusta per il trasporto delle merci", concludono.

Ieri, nella sede di Confindustria Palermo, si è tenuto un incontro con l'avvocato Alessandro Palmigiano, che offrirà consulenza legale alle imprese penalizzate dalla chiusura del tratto autostradale: in pratica gli industriali si stanno attrezzando per una class action contro l'Anas e gli altri enti pubblici coinvolti nella vicenda.
Dal primo giugno intanto i camionisti muniti di telepass non pagheranno i pedaggi nelle autostrade Palermo-Catania e Catania-Messina. Il ministero delle Infrastrutture ha dato l'ok alla richiesta della Regione avanzata attraverso il Consorzio autostrade siciliane (Cas). A farsi carico delle spese sarà l'Anas. Il provvedimento riguarda i camionisti delle categorie 3, 4 e 5.

[Informazioni tratte da LiveSicilia.it - Claudio Reale, ANSA, Lasiciliaweb.it]

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11 giugno 2015
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