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Quando la solidarietà si presenta porgendo la propria ospitalità ad un carico di tonnellate di immondizia

18 ottobre 2006

L'emergenza rifiuti in Campania ha portato Guido Bertolaso, Commissario per l'emergenza rifiuti della Campania, non solo a chiamare questa ''calamità'', ma a chiedere aiuto alle altre Regioni italiane. Il trasferimento dei rifiuti fuori regione è stato deciso per fronteggiare l'ennesima emergenza, legata alla mancanza di siti per lo smaltimento degli scarti della lavorazione degli impianti di Cdr. A rispondere alla disperata richiesta d'aiuto hanno risposto il Piemonte e la Sicilia. E infatti, la prima nave carica di rifiuti campani è salpata, l'altro ieri mattina, dal molo 45 del porto di Napoli, facendo rotta verso la Sicilia.
Anche il Piemonte darà ospitalità alla ''monnezza partenopea'', accogliendone 3.500 tonnellate. A comunicarlo è stato l'assessore all'Ambiente della Regione Piemonte, Nicola de Ruggiero: ''Si tratta di una quota minima che il nostro sistema può tranquillamente accettare''.
Nonostante le polemiche, è entrata dunque nel vivo l'operazione di salvataggio della Campania che ha trovato nella presidente della Regione Piemonte, Mercedes Bresso, uno dei suoi maggiori sostenitori. ''Questa disponibilità - ha spiegato de Ruggiero - è stata espressa in un'ottica di solidarietà che, secondo il principio della reciprocità, non deve venir meno tra le Regioni italiane perché potremmo essere noi nelle condizioni di dover chiedere aiuto''.

Disponibilità e solidarietà che in Sicilia ha avuto delle espressioni contrastanti, e che non hanno mancato di riaccendere gli animi, in perenne disaccordo, delle due coalizioni politiche.
''Accogliere nelle discariche siciliane una parte dei rifiuti che la Campania in emergenza non riesce a smaltire, è una scelta solidale e al tempo stesso obbligata. Un uomo delle istituzioni non può restare impassibile di fronte all'emergenza sanitaria che una grande regione del Mezzogiorno sta affrontando''. Sono state queste le parole del presidente della Regione Siciliana, Salvatore Cuffaro, che rispondendo alle dichiarazioni di queste ore in tema di rifiuti, ha aggiunto: ''Mi sorprende l'atteggiamento assunto dal centro sinistra siciliano e ancor di più quello dell'Onorevole Antonello Cracolici'', capogruppo dei Ds all'Ars, che ''se non condivide lo spirito di questa scelta potrebbe farsi spiegare dal suo compagno di partito, Antonio Bassolino, la situazione in cui versa la Campania e la sua esigenza inderogabile di aiuto''.

Una prima risposta alle dichiarazioni di Cuffaro è arrivata dalla leader dell'Unione in Sicilia, Rita Borsellino: ''Cuffaro e Lombardo sembrano il gatto e la volpe: persino sui rifiuti hanno trovato il modo di mettere su una vera e propria sceneggiata così da riaccendere lo scontro con il governo nazionale e coprire le responsabilità del governo siciliano''. ''Da una parte - ha detto la Borsellino - Lombardo manifesta davanti al porto di Catania contro 'i rifiuti piovuti da fuori', dall'altra il presidente Cuffaro giustifica la decisione di accoglierli come una 'cortesia al presidente del Consiglio Prodi e un gesto solidale per altre regioni in difficoltà. Insomma, sembra di assistere a una farsa''. ''La verità - ha commentato Borsellino - è che la Sicilia non è in grado di soccorrere altre regioni. Nei precedenti 7 anni di commissariamento per la gestione dei rifiuti, l'unico intervento realizzato è stata l'autorizzazione ai termovalorizzatori e ancora oggi non c'è un efficiente sistema integrato di gestione''. ''Il governo Cuffaro con la decisione di queste ore - ha continuato il capogruppo dell'Unione all'Ars - conferma vecchie abitudini. Quelle di considerare prioritari gli interessi di pochi come ha fatto con il Piano rifiuti e di ribadire decisioni passate. Non dimentichiamo che già nel 2001 con un decreto, il governo Cuffaro, ha aperto le porte della Sicilia all'import di alcuni rifiuti tra cui sostanze altamente inquinanti. Adesso il presidente ha l'esigenza di assicurare materia prima ai termovalorizzatori''. ''Forse non tutti sanno - ha concluso Rita Borsellino - che se dovesse avviarsi la raccolta differenziata per raggiungere gli obiettivi che lo stesso governo Cuffaro si è dato col piano dei rifiuti (il 35 per cento di raccolta differenziata nel 2008) la Sicilia dovrebbe importare almeno 650 mila tonnellate di rifiuti all'anno proprio per fare funzionare i termovalorizzatori''.

Sulla protesta contro l'arrivo dei rifiuti dalla Campania, messa in atto la scorsa sera nel porto di Catania dal leader dell'Mpa, nonché presidente della provincia catanese, Raffaele Lombardo, è invece intervenuto provocatoriamente il deputato nazionale dei Comunisti Italiani, Orazio Licandro. ''Ancora una volta uno spettacolo miserabile da parte dei leader della destra''. Per Licandro, ''è evidente che sapevano tutto, è evidente che sono stati loro a dare il via libera, altrimenti non sarebbe potuta arrivare alcuna nave, ed è altrettanto evidente che Lombardo ha concesso al suo amico Cuffaro di poter sistemare queste tonnellate di rifiuti alle porte di Catania''. ''E questi imbonitori - ha aggiunto - organizzano una messinscena di protesta contro il governo nazionale e contro l'Unione''. Secondo il parlamentare, ''la verità è che così, ahinoi, la Sicilia non andrà da nessuna parte, resterà fanalino di coda in Italia e peggioreranno le condizioni materiali di vita dei siciliani, e tutto questo perché c'è un governo regionale che un giorno piange contro il governo nazionale e quello dopo si accorda con un'altra regione per un fatto di questo genere''.
Licandro ha aggiunto quindi di voler conoscere approfonditamente i termini dell'accordo e rivolgendosi al presidente della Provincia di Catania ha detto: ''Se Lombardo davvero fosse sincero nel suo strapparsi le vesti per aver subito, a sua insaputa, questo atto sul territorio che governa, dovrebbe essere indotto a due comportamenti: togliere la fiducia al governo regionale dell'amico Cuffaro e dimettersi da presidenza della Provincia dopo questa figuraccia. Ma dubito che tutto ciò accadrà perché in Sicilia i leader della destra, e purtroppo non solo loro, recitano a soggetto''.

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18 ottobre 2006
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