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Quando si dice "farla fuori dal pitale..."

Scontro tra il Guardasigilli Alfano e il suo "ex amico" Miccichè, per una infelice battuta di quest'ultimo

12 aprile 2010

Una frase di troppo ed è terremoto... Il sottosegretario Gianfranco Miccichè si lascia scappare un commento in dialetto siciliano: "Al mio amico Alfano, ottimista sulla riunificazione del Pdl, dico che non vorrei che finisse come agli ebrei ottimisti di Germania, che alla fine sono rimasti là". E scoppia il finimondo.
Il ministro della Giustizia replica duramente: "Leggo con sgomento le dichiarazioni dell'onorevole Miccichè che evocano la tragedia dell'olocausto in relazione a vicende politiche interne insignificanti rispetto al sensibile tema da lui toccato, e so di intepretare anche il pensiero e la sensibilità del ministro Frattini dicendo che le parole di Miccichè sono gravi in quanto concorrono a quella banalizzazione del male che occorre sempre, assolutamente, evitare".
Rivolgendosi sempre a Miccichè, che lo aveva definito "il mio ex amico Angelino", Alfano dal suo blog aggiunge che "il biasimevole accostamento mi spinge a esprimere la mia solidarietà a Israele e alla comunità ebraica italiana. Passando alle vicende siciliane, se Miccichè davvero crede in ciò che dice lo faccia senza bisogno di annunciare ogni giorno quel che poi non fa, e cioè quest'immaginifico partito del Sud".
Il tema è quindi quello che riguarda i rapporti tra il Pdl "ufficiale", che alla Regione è passato all'opposizione del governo guidato da Raffaele Lombardo, e il Pdl-Sicilia, che fa capo al sottosegretario e che sostiene l'esecutivo. Alfano aveva auspicato un ritorno all'unità del partito, ma, invitato a Caltanissetta a una convention organizzata da quella parte del Pd favorevole a un rapporto con Lombardo, Miccichè ha spiegato che non ha alcuna intenzione di tornare indietro, annunciando di fatto la sua intenzione di creare il Partito del Sud, progetto guardato con interesse da alcuni esponenti del Partito democratico, come l'ex ministro Salvatore Cardinale, e caldeggiato dall'Mpa.
E nella disputa tra Alfano e Miccichè si è inserito anche il presidente dell'Assemblea regionale siciliana, Francesco Cascio (Pdl): "Si resta allibiti a vedere accostate diatribe politiche a tragedie come l'olocausto, che rimane una delle pagine più buie della storia e che va evocato semmai solo per riconfermare un sentimento di condanna e di disprezzo per chi nè è stato artefice e, al contempo, per ribadire un sentimento di solidarietà a quanti ne sono stati vittime e ai loro superstiti. La politica ha ben altre parole a disposizione per poter dialogare o litigare, senza bisogno di scadere così in basso. A nome mio e del Parlamento regionale siciliano esprimo solidarietà a Israele e alla comunità ebraica italiana". [La Siciliaweb.it]

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12 aprile 2010
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