Quando si è il capocomico...
Berlusconi: ''Insediamento di Obama? Non andrò. Non sono una comparsa''
Troppo bello, troppo giovane e troppo abbronzato... insomma è troppa l'ombra che Barack Obama getterebbe su Silvio Berlusconi nel giorno del suo isediamento alla Casa Bianca, il 20 gennaio. E siccome il Cavaliere non è abituato a fare la comparsa, beh, il nuovo presidente degli Stati Uniti d'America dovrà farsene una ragione e accettare il vuoto che il premier italiano lascerà quel giorno.
"Non adrò all'insediamento di Obama. Non sono andato a quello di Bush...". E' stato Silvio Berlusconi stesso a confermarlo ai giornalisti, dopo aver fatto acquisti in un negozio di bijouteria nel centro di Roma, prima di aggiungere con un sorriso: "Io sono un protagonista, non una comparsa". Il premier ha però anche riferito che gli sta "scrivendo una lettera di auguri".
In realtà la prassi statunitense non prevede la presenza dei leader stranieri alla cerimonia presidenziale. Il 6 gennaio scorso, Condoleezza Rice ha diffuso una nota alle ambasciate a Washington precisando che gli inviti sono riservarti agli ambasciatori e alle loro consorti e non possono essere "trasferiti" ai premier o capi di Stato anche per ovvi motivi di sicurezza.
Ai giornalisti che lo seguivano per via Plebiscito, Berlusconi ha poi rivelato la sua analisi sulla cosiddetta "Obama-mania": "Aspettiamo di vedere il nuovo presidente al lavoro, anche se prima tutti lo osannavano e adesso si cominciano a vedere...". Il premier non ha concluso la frase alludendo ad alcune critiche ricevute dal neo-presidente Usa. Berlusconi, infine, ha chiuso il suo ragionamento ribadendo: "Era sbagliato prima quando tutti lo osannavano, ed è sbagliato adesso avere troppe preoccupazioni". Berlusconi ha definito "affidabile" la squadra del neo presidente Usa. "Gli faccio veramente - ha chiosato - tutti gli auguri più di cuore che posso, che possa veramente fare bene e trovarsi bene con la squadra che ha messo in campo e che mi sembra una squadra affidabile".