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Quando si perde l'occasione di stare zitti

Un consigliere di Modica "rimprovera" il ministro dell'Integrazione: "Kyenge, torna in Congo"

22 luglio 2013

Fino ad ora gliene hanno dette di tutti i colori (senza voler fare stupida ironia), ma lei si è sempre contraddistinta per la misura e l’intelligenza con la quale ha invitato tutti alla riflessione sulle offese ricevute. Insomma, il ministro dell'Integrazione, Cecile Kyenge, si è dimostrata concretamente al di sopra della vacuità della facile offesa.
Un atteggiamento che quasi invita chi fa informazione, a dare notizia delle offese alla sua persona nella maniera più neutra possibile, senza calcare troppo la mano con l’indignazione - spesso affettata e falsa -  e cercando di far ragionare su quanto sia triste per l’intero popolo italiano, avere figure istituzionali importanti che in pubblico dicono "il ministro mi fa pensare ad un orango"...

Tenteremo qui di dare notizia di un nuovo attacco nei confronti del ministro Kyenge, seguendo esattamente questa traccia, senza urlare a squarciagola indignazionesenzafine e, allo stesso tempo, intristendoci di fronte all’ignoranza che si autoproclama "Maestro" e vuole dare lezioni dall’alto di uno scranno, qualsiasi esso sia.
Ecco, l’ultimo attacco al ministro è stato sferrato da un consigliere comunale di Modica, nel Ragusano. Giuseppe Grassiccia, eletto nella lista "Fare Modica", dalla sua pagina Facebook ha invitato il ministro a tornare in Congo e di ”non permettersi mai più a dare insegnamenti di civiltà agli italiani”, sfoderando il repertorio dei luoghi comuni sulla condizione dei migranti in Italia, parlando di migranti accolti con tappeto rosso e ospitati in strutture di eccellenza.
Ha voluto replicare al consigliere il deputato e coordinatore regionale di Sel, Erasmo Palazzotto: "La stupidità - ha detto Palazzotto - non è, purtroppo, esclusiva della Lega Nord. Davanti a quanto scrive il consigliere Comunale di Modica, Giuseppe Grassiccia, e riportato dal giornale il Clandestino, si rimane a dir poco basiti". "Proprio in questi giorni - ha aggiunto Palazzotto - sto visitando le strutture che accolgono i migranti e i richiedenti asilo, e sto constatando con i miei occhi la dura realtà di strutture sovraffollate, con condizioni igienico-sanitarie al limite della decenza e in cui possono passare anche 3 anni prima di veder una risposta alla propria richiesta di accoglimento dello status di rifugiato politico. Invito quindi - conclude Palazzotto - il consigliere a verificare di persona la realtà. Scoprirà che è ben diversa da come lui la dipinge, e lo invito inoltre a chiedere scusa al ministro e alla città di Modica che non merita di finire alla ribalta per simili amministratori".

Il Sindaco di Modica, Ignazio Abbate, dopo la vicenda ha incontrato i 18 consiglieri di maggioranza. "Sono molto dispiaciuto per quanto accaduto. Conosco personalmente il consigliere Grassiccia e conosco anche il suo impegno per la comunità. Ho richiamato i 18 esponenti del civico consesso alla sobrietà della comunicazione. Considero la vicenda frutto di errore di superficialità. Chiedo scusa a tutta la collettività modicana".

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22 luglio 2013
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