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Quando volano i pezzi di m...

Antonio Venturino, cacciato dal MoVimento 5 Stelle, va da Santoro tentando di spiegare...

10 maggio 2013

Il vice presidente vicario dell'Assemblea siciliana, Antonio Venturino, è fuori dal Movimento Cinque Stelle. L’ufficializzazione è arrivata ieri direttamente da Beppe Grillo con un post di fuoco sul suo blog.
"Venturino è fuori dal M5S" ha scritto Grillo, che ha pubblicato la nota con cui l’altro ieri il gruppo cinquestelle aveva preso le distanze dal vice presidente dell'Ars, che aveva contestato la scelta del Movimento di non appoggiare l'ex segretario del Pd Bersani, dando così spazio al Pdl.
La frattura con Venturino, ha spiegato il capogruppo dei deputati siciliani, Giancarlo Cancelleri, in realtà è dovuta alla sua decisione di non versare più parte dell'indennità, violando il regolamento del Movimento.
"Il deputato siciliano Venturino che si tiene i soldi è un pezzo di merda", avrebbe detto Beppe Grillo ai parlamentari secondo quanto riportato su Fb dall'addetto alla comunicazione del M5S Daniele Martinelli.

Manco il tempo d’essere buttato fuori e Venturino è andato in Tv per raccontare la sua versione dei fatti. Ospite di Michele Santoro a Servizio Pubblico, ieri sera ha cercato di spiegare che le ragioni del contenzioso con Grillo non sono affatto dovute alla misura della diaria da trattenere - che ha interessato centinaia di parlamentari del Movimento e che ha affrontato già tre mesi or sono - ma la sua azione "destabilizzante". Venturino ha parlato tutte le volte che gli è stata data la opportunità ai "grillini" per farli riflettere sulla necessità di spostare l’asse politico del Paese. Secondo lui il rifiuto di trattare con chicchessia, in specie con il centrosinistra, costituisce un tradimento dell’elettorato, che ha votato M5S per ottenere il cambiamento. Rimanere spettatori, insomma, è stato un regalo fatto al peggior nemico del Movimento, Silvio Berlusconi, che oggi "detta legge".

Michele Santoro ha ascoltato ed eccepito - più di lui ha eccepito Marco Travaglio, che ha rappresentato le ragioni di Grillo - la disobbedienza sulla diaria: Venturino non rispetta il patto, la restituzione del rimborso. La contestazione è stata accolta da Venturino come una benedizione. "Ho rinunciato a metà dei miei emolumenti, il fatto è che vogliono sapere come spendo il resto, pretendono il conto, intrufolandosi nella mia vita privata, e questo proprio non lo accetto".
E la macchina blu? Ha chiesto allora Santoro. "Lei aveva detto che non l’avrebbe usata ed invece…". "Sono andato a Sigonella per incontrarmi e affrontare con gli americani la questione Muos", ha spiegato Venturino. "Ci sono andato nella qualità di rappresentante del Parlamento regionale. Nel gruppo parlamentare M5S mi hanno contestato, avrei dovuto prendere un taxi e pagarmelo di tasca mia. Credete che sia giusto?".
L’auto blu di Sigonella e la misura della diaria hanno finito, ma non troppo, per fare dimenticare quelle che Venturino definisce le vere ragioni della "campagna di fango" lanciata contro di lui, e cioè la linea politica. "Dovremmo stare appresso alle aspettative millenaristiche di Casaleggio?".

Quel "pezzo di merda" ha una missione: spegnere i riflettori sulla questione politica, Venturino ne è convinto, e mantenerla sulla diaria, nonostante ormai siano in tanti, tantissimi, i parlamentari grillini che non ci stanno: gli emolumenti devono essere equi e permettere l’espletamento della funzione disponendo delle risorse necessarie.
Quanti grillini hanno voglia di mettere in discussione la linea del rifiuto adottata da Beppe Grillo e dare una politica al Movimento per cambiare le cose? Venturino ritiene che siano in tanti a pensarla come lui, ma che non sia facile fare venire fuori il dissenso a causa del clima che si respira nel Movimento.

Con la fuoriuscita di Venturino dai Cinquestelle, il Movimento rimarrebbe fuori dal Consiglio di presidenza dell'Ars, non avendo altri esponenti nell'organismo parlamentare. Il regolamento parlamentare prevede che tutti i gruppi siano rappresentati: di conseguenza l'Ars dovrebbe eleggere un nuovo segretario, in rappresentanza del M5S (conta 14 parlamentari, il secondo dopo il Pd), con costi aggiuntivi per l'Assemblea. Il numero dei segretari salirebbe così da sei a sette.
Al vice presidente vicario dell'Ars è destinata una segreteria particolare con un budget di circa 10 mila euro mensili per il personale, più altri 30 mila euro all'anno per consulenze esterne, oltre all'auto blu con l'autista e un coadiutore da individuare fra il personale interno dell'Ars.
La segreteria del vice presidente vicario è composta da due ampie stanze, con quadri di pregio, situata sul piano parlamentare. Oltre all'indennità gli viene corrisposta un'integrazione di 3.244,22 euro al mese.

Antonio Venturino, un passato da mimo e insegnante di tecnica teatrale a Londra, era stato eletto vice presidente vicario con 33 voti, 18 in più rispetto al numero dei parlamentati-cittadini, battendo il candidato del Pd Mariella Maggio, 'tradita' dai deputati più vicini a Rosario Crocetta, contrario in quella fase al dialogo avviato da Pd e Udc con Pdl e Pid.
"Verrò a Palazzo in bus, il biglietto da Piazza Armerina (En) a Palermo costa 12 euro e 30 centesimi", aveva detto Venturino dopo la sua elezione, presentandosi ai cronisti assieme al capogruppo Cancelleri. E aveva aggiunto: "Non vogliamo fare i santoni, venire qui col saio, vogliamo rispettare le funzioni senza avere un esagerato numero di benefit, anche se non posso mica mettermi a lavorare con una bancarella qui fuori Palazzo dei Normanni...".

[Informazioni tratte da ANSA, Lasiciliaweb.it, SiciliaInformazioni.com]

- Ci parsiru picca i picciuli... (Guidasicilia.it, 09/05/13)

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10 maggio 2013
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