Quegli edifici sono beni confiscati alla mafia ma la Regione siciliana continua a pagarne l'affitto
Sono beni confiscati alla mafia i due edifici nei quali si trovano gli assessorati regionali alla Cooperazione ed ai Beni culturali. Ma per un cavillo giuridico la Regione siciliana non riesce ad avere in gestione i due immobili, anzi continua a pagare l'esoso canone di 2 milioni di euro all'anno per la sede dell'assessorato Cooperazione e di 800mila euro l'anno per la sede dei Beni culturali.
È quanto emerso ieri mattina nella riunione della Commissione affari istituzionali dell'Assemblea regionale siciliana. Lo ha reso noto il presidente della commissione Nicola Cristaldi, ed ex coordinatore del comitato enti locali della Commissione nazionale antimafia.''I palazzi erano di proprietà di un costruttore condannato per mafia - ha spiegato Cristaldi -. Non possono passare alla Regione perché i beni confiscati sono intestati ad una società di capitale che in atto è sotto la gestione giudiziaria e le leggi in vigore non consentono l'acquisizione di immobili intestati a società da parte dell'Agenzia per il demanio che poi dovrebbe trasferire gli edifici agli assegnatari. Ci vuole un tavolo tra il Ministero dell'Interno, l'Agenzia per il demanio e la Regione per concordare un'accelerazione per il trasferimento alla Regione dei beni confiscati alla mafia''. [La Sicilia]