Quei bambini polacchi che a Marsala hanno trovato una nuova famiglia
Sono venti i bambini adottati dalle famiglie marsalesi nel corso dell'ultimo anno. Questo il significativo dato emerso nel corso di un incontro tenutosi nei giorni scorsi al Palazzo Municipale di Marsala fra il Sindaco Eugenio Galfano, l'assessore alle politiche socio-sanitarie Paolo Pellegrino, Angelo De Vita, responsabile regionale del Gruppo di Volontariato Solidarietà e Barbara Orewczuk, referente per le adozioni in Polonia. Nella riunione è stato anche evidenziato che la Città di Marsala è una delle mete più gradite dai referenti polacchi per le adozioni.
A Marsala i bambini che vengono adottati ricevono un'adeguata assistenza e vengono circondati da tantissimo calore umano. Nel corso dell'incontro è stata vagliata anche la possibilità di un gemellaggio fra la Città lilybetana e quella polacca di Bialistock. Quest?ultima è la città più popolosa della Polonia nord-orientale, a circa 60 km dal confine con la Bielorussia, capoluogo del Voivodato di Podlachia. Nel 2004 la sua popolazione era di 291.300 abitanti. Da questa località provengono, peraltro, la stragrande maggioranza dei bambini adottati dalle famiglie marsalesi. ''Sono particolarmente soddisfatto - afferma il Sindaco - che la città di Marsala sia meta preferenziale dei referenti polacchi per le adozioni. Del resto noi conosciamo la 'grandezza ed il cuore' dei nostri concittadini. E' chiaro comunque che quello dell'adozione è un problema vasto e complicato che va affrontato sotto diverse sfaccettature. Da parte nostra - visto le leggi vigenti in Italia - abbiamo puntato più sull'affidamento anche se siamo stati sensibili al problema delle adozioni tant'è che a giugno abbiamo anche patrocinato un convegno di livello internazionale su questa tematica''. Complessivamente dalla Polonia, nel corso dell'ultimo anno, sono arrivati 45 bambini di cui 20 a Marsala. Il Gruppo di Volontariato Solidarietà della Sicilia attraverso il responsabile Angelo De Vita ha anche curato l'adozione di altri 22 bambini ucraini di cui 7 in favore di famiglie marsalesi.
Attualmente non è possibile invece adottare bambini provenienti dalla Bielorussia e dalla Romania. Il tempo medio per l'adozione di un bambino polacco è di due anni; mentre per quello ucraino di 3 anni e mezzo. Le coppie che intendono adottare un bambino devono attuare un percorso formativo al quale provvedono gli specialisti (psicologi, pedagogisti, ecc.) delle associazioni appositamente costituite senza scopo di lucro e riconosciute dalla Commissione Adozioni Internazionali che opera sotto l'egida della Presidenza del Consiglio dei Ministri.