Quei documenti rubati al Vaticano...
Il direttore della Sala Stampa vaticana: "Nessun cardinale né donna indagati"
"Smentisco alcune notizie uscite in questi giorni, non c'è nessun cardinale italiano indagato come è stato scritto, e nessuna donna, come pure è stato pubblicato da alcuni giornali". Il direttore della Sala Stampa vaticana, padre Federico Lombardi, fa il punto con la stampa delle indagini relative al presunto 'corvo' tra le mura vaticane, che la scorsa settimana ha portato all'arresto del cameriere del Papa, Paolo Gabriele, con l'accusa di aver rubato alcuni documenti riservati.
"Le indagini e gli interrogatori vanno avanti - ha puntualizzato padre Lombardi - in questa fase sono molte le persone che vengono interrogate e sentite in Curia e nei vari dicasteri dalla commissione dei cardinali nominata dal Papa. Per altro verso proseguono le indagini portate avanti dalla gendarmeria e coordinate dal procuratore di giustizia del Vaticano Nicola Picardi. Naturalmente ci sono contatti e scambi di informazioni fra le due componenti dell'inchiesta".
"In questa fase ci possono essere anche altre perquisizioni o ricerche, possono essere sentiti dei cardinali, ma questo non significa che vi sia un nuovo indagato, fa parte dell'ampio lavoro di ricognizione che sta facendo la commissione dei cardinali". Una commissione cardinalizia istituita da Benedetto XVI e composta dal cardinale Julian Herranz, che la presiede, da Jozef Tomko e Salvatore De Giorgi.
Il direttore della sala stampa vaticana smentisce anche l'esistenza, come rivelato in un'intervista a 'Repubblica' da uno dei 'corvi', di un pool di cinque persone, 4 uomini e una donna come coordinatore, per raccogliere informazioni su suoi amici e nemici. "Non esiste il gruppo di cinque relatori guidati da una donna che riferirebbe al Papa sull'andamento delle indagini sui sospetti e su altri aspetti dell'inchiesta. E' una notizia che smentisco". Lombardi ha poi spiegato che il Pontefice "è informato, segue ed è consapevole della situazione delicata che si sta vivendo anche nella Curia romana e però conserva la sua serenità e atteggiamento di superiorità morale e di fede come avete visto anche nella celebrazione di domenica e continuerà così anche in seguito".
Intanto il legale di Paolo Gabriele , l'avvocato Carlo Fusco, annuncia che il suo assistito "ha dichiarato al giudice che offrirà la più ampia collaborazione, ciò avverrà quanto prima, dopo che io e l'altro avvocato difensore, Cristiana Arru, avremo studiato bene le vicende dell'indagine. Al più presto quindi Paolo risponderà a tutte le domande e collaborerà con gli inquirenti per appurare la verità", ha annunciato riferendo che al momento Gabriele è "molto sereno e tranquillo".
Fusco ha poi espresso "grande stupore" per alcune notizie diffuse dai giornali ("elementi processuali, pur coperti ancora dal segreto e ancora non noti neanche a noi avvocati") in merito al ritrovamento di "casse di documenti" all'interno dell'appartamento del suo assistito. Qualche precisazione anche sulla moglie dell'assistente da camera di Benedetto XVI. "La signora Manuela Gabriele, diversamente da quanto riportato da taluni mass media, non si è mai allontanata dalla casa coniugale, non ha mai rilasciato alcuna intervista, né intende farlo in questo momento, fiduciosa, come lo sono anch'io, nell'operato della magistratura".
Il legale ha poi riferito di aver assunto la difesa di Gabriele "anche per un'amicizia e una grande stima nata molti anni fa, quando eravamo ancora ragazzi". [Adnkronos/Ign]
- I segreti del Vaticano (Guidasicilia.it, 26/05/12)