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Quel Caravaggio è un clone!

A Palermo esposta "l'opera d'arte nell'epoca della sua riproducibilità tecnica"

14 dicembre 2015

Dopo 46 anni nella nicchia sopra l'altare dell'Oratorio della compagnia di San Lorenzo, a Palermo, torna la Natività con i santi Lorenzo e Francesco d'Assisi dipinta nel 1609 da Caravaggio. Non è il quadro originale, trafugato nell'ottobre del 1969 e mai ritrovato, ma una riproduzione, realizzata in un unico esemplare da un team composto da architetti e informatici, con tecniche ad altissima tecnologia in grado di rendere alla perfezione ogni minimo dettaglio.

L'opera è stata finanziata da Sky, che ha commissionato il progetto a Factum Arte, la società madrilena specializzata nella realizzazione di riproduzioni pressoché perfette di opere d'arte. Costata 100 mila euro, la riproduzione è stata donata da Sky alla Presidenza della Repubblica e il Capo dello Stato, Sergio Mattarella, ha deciso di consegnarla all'oratorio. Alla consegna ha partecipato lo stesso Mattarella che ha visitato l'oratorio prima di partecipare alla cerimonia allo Steri, dove, alla presenza dell'amministratore delegato di Sky Italia Andrea Zappia, è stato presentato il documentario "Operazione Caravaggio-Mystery of the Lost Caravaggio", prodotto da Sky e distribuito da Sky Arte HD a partire da gennaio 2016 per una platea potenziale di 21 milioni di famiglie abbonate, che racconta la storia del furto.

"Questa è una iniziativa che ha tanti significati a partire da quello simbolico - ha detto il presidente Mattarella - Una così accurata riproduzione digitale consente, non di riavere la tela originale, ma di ritrovare l'effetto e l'emozione che l'opera di Caravaggio suscitava in questo oratorio. La giornata di oggi è anche la dimostrazione della capacità di coniugare cultura e tecnologia avanzata".
Per il Capo dello Stato inoltre "è un segno di legalità contro le iniziative criminali di trafugare le opere d'arte". "Il nostro Paese ha il privilegio di avere un grande patrimonio culturale - ha proseguito - Dobbiamo avere una sensibilità intensa verso i giovani e il richiamo alla cultura e il suo sviluppo insieme ai progressi tecnologici è molto importante".

La riproduzione, ha spiegato Adam Lowe, fondatore di Factum Arte, è la sintesi dello studio fatto su una diapositiva a colori sfocata di Enzo Brai, immagini in bianco e nero e le scansioni digitali del trittico "San Matteo e l'Angelo", "Vocazione di San Matteo" e "Martirio di San Matteo" nella chiesa di San Luigi dei Francesi a Roma.
"La replica non ha ambizioni di sostituire l'originale ma la tecnologia oggi consente di poter almeno rivivere le sensazioni che Caravaggio voleva dare", ha detto Zappia. "Siamo a Natale, ci piace pensare che gli autori del furto della Natività vedendo la riproduzione restituiscano l'opera originale trafugata, sarebbe un bel regalo sotto l'albero", l'augurio di Lowe. [Lasiciliaweb.it]

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14 dicembre 2015
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