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Quel legittimo impedimento è... illegittimo

Il pm di Milano Fabio De Pasquale: "La legge sul legittimo impedimento è incostituzionale"

12 aprile 2010

La legge sul legittimo impedimento presenta dei profili di incostituzionalità. E' quanto ha sostenuto questa mattina nell'aula del processo sui diritti tv il pm di Milano Fabio De Pasquale.
In apertura d'udienza la difesa di Silvio Berlusconi aveva prodotto una certificazione rilasciata dal segretario generale della presidenza del Consiglio che ha formulato un legittimo impedimento continuativo per il premier fino al 21 e 28 luglio.
I legali di Silvio Berlusconi avevano, per questo, chiesto un rinvio della causa fino a quelle date. Ma per il pm non è possibile sospendere così a lungo il procedimento. A suo giudizio la norma appena approvata (LEGGI) "ha ampliato i casi di legittimo impedimento che possono essere valutati come rilevanti ma che non rappresentano quell'assoluta impossibilità a comparire" che rendono l'impedimento per l'appunto legittimo e impongono un rinvio dei 'lavori'.
"Se interpretiamo letteralmente la nuova legge si può parlare di 'tanto rumore per nulla' - ha aggiunto il magistrato - poiché la novità normativa che apporta è modesta". In altre parole la legge, sostiene ancora il giudice inquirente "ha lasciato perdere l'argomento dell'assoluta impossibilità a comparire".
A giudizio del magistrato, quindi, il Tribunale dovrebbe invitare la difesa di Silvio Berlusconi a individuare date possibili per il processo già dal mese di aprile e andare oltre senza disporre un rinvio a luglio. Ma qualora i giudici "dovessero ritenere di dovere per forza rinviare di mesi la causa in base alla nuova normativa e alla certificazione presentata - ha poi aggiunto il magistrato - allora chiedo di ricorrere alla Consulta poiché la nuova norma presenta profili di contrasto rispetto alla Costituzione in particolare per quanto riguarda l'articolo 138 e 101 della Carta costituzionale".

A decidere, dopo aver sentito le parti, saranno ora i giudici della I Sezione penale del Tirbunale di Milano che hanno aggiornato l'udienza a lunedì.

"Spero che il Tribunale prenda atto che l'impedimento presentato per Silvio Berlusconi è legittimo", ha affermato Nicolò Ghedini, in veste di difensore del presidente del Consiglio. Per Ghedini la legge sul legittimo impedimento appena approvata "definisce meglio, appunto, quelli che sono gli impedimenti legittimi per il premier e per i ministri e consente di ottemperare alle esigenze del Tribunale con quelle dell'attività del governo". In quanto all'ipotesi, suggerita dall'accusa, di fissare l'udienza anche il sabato e la domenica "più di una volta - ha replicato l'avvocato e parlamentare del Pdl - Berlusconi è intervenuto il sabato e anche sotto Natale anche se come spesso capita il presidente del Consiglio è impegnato anche il sabato".
Durante l'udienza il pm De Pasquale si è opposto con forza anche all'ipotesi ventilata dal Tribunale di separare la posizione del presidente del Consiglio da quella degli altri imputati: "Stralciare la posizione di Silvio Berlusconi significa non processarlo più". [Adnkronos/Ing]

- Berlusconi rinviato a giudizio per l'inchiesta Mediatrade (Guidasicilia.it, 09/04/10)

 

 

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12 aprile 2010
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