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Quell'ufficio al numero 12 di Rue Belliard...

Polemica sulla delibera firmata da Crocetta che moltiplica i suoi rappresentanti a Bruxelles

09 maggio 2013

E’ notizia di oggi che il governatore della Sicilia, Rosario Crocetta, avrebbe moltiplicato (per otto) la dotazione organica dell'Ufficio di Bruxelles alla sue dirette dipendenze: da 3 a un massimo di 24 unità, tra dipendenti ed esterni.
Una manovra che farà lievitare il costo dell'ufficio sito al numero 12 di Rue Belliard (un modernissimo ufficio da 750 metri quadri acquistato dal suo predecessore Raffaele Lombardo per 2 milioni e 700 mila euro): per quest'anno sono stati stanziati circa 350 mila euro, che diventano 1,2 milioni nel triennio.

Con delibera firmata dallo stesso presidente della Regione viene infatti revocata la decisione della precendente giunta Lombardo (la 216 del 13 settembre 2011) che rideterminava l'organico in una unità di personale della categoria D e una di categoria C, oltre al dirigente preposto. Nello stesso tempo si ripristina la dotazione stabilita dalla legge regionale 2 del 26 marzo 2002: 16 unità, più un massimo di 8 professionalità esterne.
Alla faccia della spending review! viene da dire. Crocetta, riporta sempre la stampa, si è giustificato reputando "necessario potenziare l'attuale dotazione organica dell'Ufficio di Bruxelles per un più efficace espletamento delle funzioni e dei compiti ascritti al predetto ufficio". In altre sedi lo ha ripetuto anche l'assessore all'Economia Luca Bianchi che gli equilibri di bilancio e le possibilità di investimento saranno sempre più connessi alla capacità di intercettare risorse extraregionali.

Oggi, il presidente Crocetta ha inviato e pubblicato un apposito comunicato stampa per "ristabilire la verità sull’ufficio di Bruxelles". "La legge istitutiva dell'ufficio di Bruxelles prevede che tale struttura sia considerata come ufficio di gabinetto del Presidente della regione. Con atto di giunta l'amministrazione precedente aveva ridotto il numero a 3 unità di personale interno e mantenuto a 8 il numero del personale esterno, che si noti in ogni caso a Bruxelles!, riceverebbe un compenso di 1500 euro al mese. Grazie a tale situazione, ci ritroviamo con soltanto 2 persone che non possono fare altro che leggere la posta. Di fatto, siamo l'unica regione in Europa che non ha un ufficio di rappresentanza a Bruxelles. L'amministrazione regionale intende puntare molto sulla valorizzazione degli interni e ha previsto che il numero dei dipendenti fosse ricondotto a quello previsto dalla legge. Pertanto gli uffici di Bruxelles possono avere fino a un massimo di 8 dipendenti interni e 8 esterni."
"Oggi, ribadisco, ci sono soltanto 2 interni. La nostra idea è quella di inviare a Bruxelles funzionari regionali che dopo un anno rientrano in Sicilia, diventando collegamento tra la regione e le istituzioni europee. Naturalmente nessun dipendente interno andrà a Bruxelles se guadagnerà la stessa cifra di Palermo, considerate le spese che dovrebbe affrontare vivendo all'estero. Si tenga presente che il personale deve conoscere perfettamente almeno un lingua straniera nonché l'ordinamento legislativo europeo. La giunta, in atto, non ha confermato le previsioni retributive, ma si è limitata a ripristinare il numero per l'utilizzo del personale interno".

"Fino ad oggi - continua il comunicato del presidente - abbiamo avuto difficoltà a trovare personale che vuole andare a Bruxelles per cui attiveremo un meccanismo virtuoso perché si possa fare. L'incremento del numero relativo al personale di Bruxelles si riferisce dunque al potenziamento dell'ufficio così come previsto dalla legge. Il totale previsto è di massimo 16 unità e in atto è di 2. Solo che da questa vicenda emerge una Sicilietta fatta da operatori dell'informazione non informati, che scrivono in base a informazioni ricevute da altri giornalisti, che fanno un attacco politico ridicolo. Secondo questi Soloni dell'informazione, noi dovremmo puntare all'internazionalizzazione della Sicilia con due impiegati, perché tutto è visto non in funzione dell'interesse pubblico, ma degli interessi, facendo dietrologia e gettando discredito.
Naturalmente alcuni pensano che a Bruxelles si faccia una bella vita. A Bruxelles non solo non si fa una bella vita, ma la maggior parte dei soldi che si guadagnano, si spendono in affitti e siccome non vorremmo che quest'ufficio diventasse una sorta di ludoteca  per persone che vogliono cambiare arie, lo vogliamo potenziare, vogliamo che vengano seguite tutte le commissioni, conoscere il contenuto delle direttive europee, prima che vengano attuate per
potere eventualmente intervenire, creare un collegamento tra gli uffici, dare assistenza. Ripeto, si tratta di un ufficio previsto dalla legge, come gabinetto del Presidente, e di tale ufficio mi vorrò avvalere selezionando il personale che riterremo più idoneo e competente".

"Lo scrivente - conclude Crocetta nella nota - si riserva di ricorrere in giudizio, nei confronti di quanti continueranno a diffondere notizie false che non rispondo assolutamente alla realtà e tutto questo nell'interesse della Sicilia ha bisogno, oggi più che mai, di internazionalizzarsi e difendere i propri diritti con un'adeguata squadra".

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09 maggio 2013
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