Quella bimba non è Denise

AGGIORNAMENTO
IL DNA DELLA BIMBA DI KOS NON È QUELLO DI DENISE. TRAMONTANO COSÌ DEFINITIVAMENTE LE SPERANZE CHE LA PICCOLA NOTATA DA UNA TURISTA ITALIANA SULL'ISOLA DI KOS POTESSE ESSERE DENISE.
IL CAMPIONE PRELEVATO DALLA BAMBINA È STATO ANALIZZATO DALLA POLIZIA SCIENTIFICA GRECA E IL RISULTATO, DA CUI È EMERSO CHE LA PICCOLA È EFFETTIVAMENTE LA FIGLIA DELLA TRENTENNE ALBANESE CHE L'AVEVA IN CUSTODIA, È STATO INVIATO IN ITALIA ALLA PROCURA DI MARSALA ATTRAVERSO L'INTERPOL. LA POLIZIA HA FATTO SAPERE CHE DALL'ESAME DEL DNA È EMERSA «UNA COMPATIBILITÀ EREDITARIA» TRA LA BAMBINA E LA ZINGARA ALBANESE ARRESTATA, CHE AVEVA SEMPRE AFFERMATO DI ESSER SUA MADRE.
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Bisognerà aspettare fino a domani per avere i risultati dell'esame del Dna della bambina di Kos che somiglia a Denise Pipitone, la piccola scomparsa quattro anni fa a Mazara del Vallo. "Stiamo facendo tutto nel modo più rapido possibile, ma sono cose che richiedono tempo", ha detto un portavoce della polizia greca.
La segnalazione della bambina, vista da una turista italiana nell'isola greca di Kos insieme a una donna albanese di trent'anni che ha detto di esserne la madre, ha riacceso improvvisamente le speranze sul caso. La bambina, è stata fermata dalle autorità greche. Attraverso l'Interpol, la madre di Denise, Piera Maggio, ha visionato alcune fotografie che le hanno mostrato, l'altro ieri, i carabinieri.

A portare gli agenti dalla bambina - che presenta, fanno sapere gli inquirenti greci, un segno sotto l'occhio sinistro, presente forse dalla nascita - è stata una turista italiana che era stata avvicinata da due ragazzini che volevano venderle un braccialetto fluorescente. A colpire la turista era stato il perfetto italiano della piccola. Dai primi accertamenti è emerso che la donna che era con lei non sapeva una parola d'italiano. Per questo la donna albanese, è stata arrestata. Tra l'altro l'esame del Dna fatto alla donna avrebbe confermato che non sarebbe la madre della bimba. Del resto anche la donna, che in un primo momento avevo sostenuto di esserlo, poi avrebbe ammesso di non avere alcun legame di sangue con la bambina.
La donna, ha poi spiegato la polizia, ha vissuto a Tebe, nella Grecia centrale, dove a luglio ha presentato documenti falsi per ottenere la residenza. Poi, con i due ragazzini, si è spostata sull'isola di Kos e ha fatto richiesta di asilo politico.

Comunque, per fugare ogni dubbio le autorità greche hanno prelevato il Dna della bambina, che sarà incrociato con quello di Piera Maggio per stabilire con esattezza se si tratti di Denise.
Per avere qualche elemento certo bisogna attendere quindi fino a domani. Fonti dell'Interpol hanno detto tuttavia che i risultati potrebbero esserci già stasera "o al massimo domani mattina".

"Aspetto l'esito degli esami del Dna, ma voglio restare con i piedi per terra. Non mi voglio illudere più di tanto". Questo il primo commento di Piera Maggio. "Il taglio degli occhi è uguale a quello di Denise - ha aggiunto - Ma non basta". "Ho visionato moltissime foto - ha ricordato - Purtroppo fino ad ora non ci sono stati risultati. Sono trascorsi quattro anni, mia figlia ovviamente è cambiata. Aspetto l'esito degli esami, sono tranquilla e serena. Attendo certezze e non ipotesi. Se questa bambina è mia figlia, la mia gioia di madre sarà senza confine; se non è lei, andrò avanti a lottare".
"Per il momento è un normale accertamento come tanti altri", ha sottolineato l'avvocato Giacomo Frazzitta, legale della famiglia di Denise Pipitone. "Non conosciamo ancora ufficialmente il risultato degli esami del Dna , perché non ho ancora parlato con la Procura - ha aggiunto l'avvocato Frazzitta, del Foro di Marsala - ma pare non corrisponda a quello di Denise".

[Informazione tratte da La Siciliaweb.it, Repubblica.it, Corriere.it]