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Quella statua di bronzo, alta sette metri, che Ragusa adesso non vuole più

La fonderia toscana annuncia di aver completato l'opera. ''Pagateci la statua di Pennavaria''

06 agosto 2003
La statua di Filippo Pennavaria (gerarca fascista e squadrista nero molto vicino a Mussolini), si abbatte come un macigno sull'estate ragusana. La ditta toscana incaricata di fondere il bronzo a conclusione del lavori ha, ovviamente, presentato la fattura all'ente committente.

Il sindaco di Ragusa, Tonino Solarino, non ha creduto ai suoi occhi quando sul suo tavolo è giunta la richiesta di pagamento che sarebbe gravata solo sul Comune di Ragusa dopo che la Provincia ha deciso di farsi da parte.

Ma la statua chi l’ha voluta?
Molti degli assessori comunali in carica hanno fatto parte del comitato cittadino che si è battuto perché quella statua in bronzo di sette metri non venisse mai realizzata.
Una beffa?
I problemi, in linea di massima, sono di due ordini: intanto politico perché quella statua l'amministrazione di centrosinistra non la vuole; e poi amministrativo perché bisognerà trovare i soldi per saldare la fattura alla fonderia.

E il Comune, committente dell'opera, rischia di doversi accollare l'intero costo della discussa operazione. La Provincia regionale che aveva adottato una delibera con la quale si impegnava a coprire la metà delle spese, ha innestato la marcia indietro per mettere a tacere le voci di dissenso che si erano alzate a Modica e negli altri comuni iblei. Del comitato sorto per raccogliere fondi privati da destinare alla realizzazione della statua non si ha invece più notizia.

La statua di Pennavaria sembrava un argomento morto e sotterrato, e anche il sindaco Domenico Arezzo, negli ultimi mesi del suo mandato, sembrava aver abbandonato il progetto.
Ora c'è una statua che l'amministrazione (e buona parte della città) non vuole ma che deve pagare.

La statua è già pronta e la fonderia vorrebbe, legittimamente, liberarsi al più presto dell'ingombrante opera.

E la città torna a chiedersi: cosa fare di questo simulacro in bronzo alto sette metri, omaggio ad un personaggio riconosciuto per il suo impegno sanguinario contro i socialisti della contea di Modica e contro gli operai?

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06 agosto 2003
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