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Quelle morti in sala parto...

L'appello del ministro della Salute Fazio ai cittadini: ''Non andate in panico''

28 settembre 2010

Il pm della Procura di Palermo Maria Forti ha disposto l'autopsia sul corpicino del bambino nato morto nei giorni scorsi alla clinica Candela di Palermo.
Sono stati i genitori del neonato, Samuela Lo Re e Francesco Conigliaro, entrambi di 29 anni, a denunciare la clinica, accusata di "negligenza di medici e infermieri". Dall'ospedale hanno fatto sapere che ''pur rispettando il dolore dei familiari'' si ritiene tuttavia ''di escludere che possa ravvisarsi una responsabilità medico professionale''.
La partoriente, come raccontato dalla stessa, aveva avuto una gravidanza normale e in clinica aveva chiesto di essere sottoposta a un parto cesareo. Ma i medici hanno optato per il parto naturale. Durante il parto, però, ci sono state complicazioni e il neonato è morto.
La clinica Candela di Palermo respinge le accuse dei genitori del bambino: "Non c'erano i presupposti perché potesse giustificarsi il ricorso al parto cesareo". ''Nel più ampio rispetto e comprensione del dolore dei familiari ci si vede costretti a contestare le dichiarazioni rese, emotivamente, dagli stessi", hanno scritto in una nota emessa ieri dalla direzione sanitaria della clinica palermitana. "Nella struttura, infatti , erano presenti, così come immediatamente rilevato dall'Autorità giudiziaria, l'equipe ginecologico-ostetrica composta da due medici specialisti, l'anestesista, la neonatologa, la puericultrice e l'ostetrico, oltre il personale infermieristico, nel pieno rispetto dei parametri stabiliti dalla normativa vigente'', ha proseguito la direzione sanitaria.
"Si è proceduto al parto naturale nella più ampia condivisione dei medici che hanno assistito la paziente e nel pieno convincimento che non sussistevano i presupposti perché potesse giustificarsi il ricorso al parto cesareo, in piena coerenza con quanto previsto nelle Linee guida ministeriali'', ha spiegato la clinica, che si dice "convinta che il decesso non possa imputarsi a cause dipendenti dalla funzionalità della struttura organizzativa, medica e infermieristica della Casa di cura e attende, serenamente, l'esito degli accertamenti medico legali in corso, peraltro, immediatamente richiesti dalla stessa Casa di cura".
Intanto, il presidente della Commissione parlamentare d'inchiesta sugli errori in campo sanitario e sulle cause dei disavanzi sanitari regionali, Leoluca Orlando, ha scritto all'Assessore alla Sanità della Regione Sicilia, Massimo Russo, per chiedere una relazione sull'accaduto.

E dopo l'ultimo caso, il ministro della Salute Ferruccio Fazio ha lanciato un appello accorato ai cittadini: "Vorrei chiedere agli italiani di non andare in panico e di non esasperare la situazione". Il ministro ha rassicurato i genitori in attesa: "Chiedo loro di non preoccuparsi, ma anche di non sostituirsi ai medici. Noi dobbiamo avere una grande fiducia nei nostri medici, che sono tra i migliori al mondo". [Adnkronos/Ing]

- Neonato muore alla clinica Candela di Palermo (Guidasicilia.it, 27/09/10)

 

 

 

 

 

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28 settembre 2010
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