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Quelli che stanno con Battiato

L'appello di alcuni "pezzi da novanta" della cultura italiana al governatore siciliano Rosario Crocetta

01 aprile 2013

Dario Fo, Franco Rame, Aldo Nove, Barbara Spinelli, Isabella Ferrari, Alessandro Bergonzoni, Mimmo Paladino, Marco Travaglio. E poi Stefano Bonaga, Piera Degli Esposti, Aldo Cazzullo, Demetrio Paparoni, Nanni Balestrini, Roberto Alajmo. E ancora Samuele Bersani, Marco Alemanno, Mario Sesti, Franco Mussida, Elisabetta Sgarbi, Eugenio Lio, Antonio Forcellino, Paola Pallottino.
Sono alcuni degli intellettuali e artisti che hanno firmato un appello per far ritornare sui suoi passi il presidente della Regione Sicilia Rosario Crocetta, a cui si chiede di reintegrare l’ex assessore Franco Battiato, "silurato" dalla giunta siciliana dopo quel "nel Parlamento ci sono troppe troie disposte a tutto" pronunciato dal cantautore in un’aula del Parlamento dii Bruxelles.

Un'iniziativa di alcuni "pezzi da novanta" del mondo della cultura italiana che Il Fatto Quotidiano ha deciso di sostenere tramite una raccolta di firme sul suo sito.
Questo di seguito il testo dell’appello: "Egregio presidente Crocetta, esprimiamo il nostro rammarico per l’esclusione di Franco Battiato dalla sua Giunta. La straordinaria sensibilità artistica, il prestigio, il rigore e il senso dell’etica di Franco Battiato sono indiscutibili. La strumentalizzazione politica delle parole dell’artista è invece, secondo noi, profondamente ingiusta, anche alla luce del fatto che Battiato ha prontamente e chiaramente precisato che non voleva certo offendere né le donne né le istituzioni attuali. L’assenza di Franco Battiato dalla Sua Giunta è una grande perdita per la Regione da Lei presieduta. Distinti saluti".

Francamente, siamo in parecchi a pensare che le parole di Franco Battiato siano state abbondantemente strumentalizzate, mentre vediamo nella decisione di Crocetta la maniera per togliersi dall’impaccio della sua iniziale decisione, azzardatissima per molti, di farlo entrare nel governo regionale. Ad essere sinceri - qualcuno, tra cui lo scrivente -, si sperava in un rifiuto da parte di Battiato, una gentile declinazione all’amico Rosario spiegando che lui è un artista e che la politica è un’altra cosa, invece così non è stato, con tutto quello che ne è conseguito.

- Si pensa ma non si dice... (Guidasicilia.it, 27/03/13)

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01 aprile 2013
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