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Quelli che vanno, quelli che restano, quelli che arrivano...

Dopo l'azzeramento della giunta decisa da Diego Cammarata è il momento del "toto-assessori"

12 luglio 2010

Dopo che il sindaco di Palermo Diego Cammarata ha azzerato la giunta (LEGGI) era inevitabile scattasse il "toto-assessori". Dopo la decisione presa nei giorni scorsi di rimpastare l'esecutivo, in queste ore si attende di sapere con certezza chi saranno i promossi e i bocciati di Palazzo delle Aquile. Nomi che sarà possibile conoscere soltanto al termine del Festino.
Intanto, arrivate le dimissioni di tutti i 13 assessori in carica fino ad ora, si pensa già a chi rimarrà e chi, invece, dovrà lasciare il proprio posto. Sembra molto quotato Giuseppe Milazzo, il consigliere comunale fedelissimo di Cammarata che tanto ha fatto per far naufragare la mozione di sfiducia e tenere in piedi la delibera sulla Tarsu così come era stata approvata in giunta. Per Milazzo si conoscerebbe persino la delega che gli verrà affidata: quella alle Attività produttive, che verrebbe tolta a Felice Bruscia. Nuovo ingresso in giunta anche per Sebastiano Drago, attuale presidente della Commissione Bilancio, mentre si parla di ritorno nel caso di Stefano Santoro, scartato dal sindaco circa un anno fa nel corso di un analogo rimpasto. Mentre resterebbero al loro posto Giampiero Cannella, Mario Milone e Maurizio Carta, sembrano correre il rischio di essere "sacrificati" Raoul Russo, Francesca Grisafi e Sergio Rappa. Oltre a Felice Bruscia.

Resta un mistero, invece, la questione vicesindaco. Il sindaco Diego Cammarata vorrebbe tornare la delega a Milone, già suo vice prima dell’esperienza regionale, ma Francesco Scoma, che attualmente ricopre la carica, non accetterebbe nessun altro incarico. Forte delle 17 mila preferenze alle regionali di cui gode. Tale possibilità è stata smentita, anche se Cammarata non si è pronunciato. "Non credo che i boatos o le malelingue possano scalfire i miei rapporti con il sindaco - tiene a puntualizzare Scoma - sono sicuro che le scelte di Cammarata vanno nella direzione della politica e ne parleremo insieme". Anche il senatore del Pdl Carlo Vizzini non crede nella possibilità che il ruolo di Scoma venga ridimensionato: "E' un dirigente storico del Pdl. Non può essere destinatario di decisioni perché sarà lui stesso a sedere, insieme al sindaco, ai tavoli di confronto degli alleati". Il capogruppo del Pdl, Giulio Tantillo, ha aggiunto: "Scoma non è in discussione. Vogliamo solo rispecchiare gli equilibri che si sono creati in Consiglio. Basta vedere chi ha votato contro la mozione di sfiducia a Cammarata per capire la strada". E poi tiene a precisare, sulla nuova giunta: "Chi ha lavorato bene resterà".
Intanto Cammarata prende tempo e per la nuova giunta c'è chi pensa che la nuova squadra non sarà pronta prima della fine di luglio.

[Informazioni tratte da Ansa, GdS.it]

 

 

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12 luglio 2010
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