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Quello che non sarebbe dovuto accadere

ROM RAUS! La paura, la rabbia e la violenza: espulsioni e spedizioni punitive

03 novembre 2007

Verranno celebrati oggi i funerali di Giovanna Reggiani, 47enne seviziata e uccisa martedì scorso nel quartiere periferico di Roma, Tor di Quinto, da Nicolae Romulus Mailat, rom 24enne.
E' il giorno del dolore, dopo quelli della paura e della rabbia, un dolore che condivideranno tutti visto che il Comune di Roma ha proclamato il lutto cittadino.
Nel carcere di Regina Coeli Mailat continua a sostenere di non avere ucciso la donna ma di averla aggredita solo per rapinarla. ''Non l'ho uccisa, l'ho aggredita per rapinarle la borsa poi sono tornato indietro ma il corpo non c'era più''. Una versione dei fatti che non ha convinto il giudice che ha convalidato il fermo e l'emissione dell'ordinanza di custodia cautelare in carcere per omicidio volontario, violenza sessuale e rapina. ''Il mio assistito ha fatto parziali ammissioni e dato una versione diversa da quella letta sui giornali. Ma non è stata ritenuta credibile dal gip - ha detto al termine dell'interrogatorio l'avvocato Piero Piccinini -. Del resto ci sono indizi estremamente pesanti, come le ferite da lui riportate''. L'autopsia sul corpo di Giovanna Reggiani svelerà se la donna è stata violentata.

Dicevamo che oggi è il giorno del dolore, dopo quelli della paura e della rabbia. Purtroppo sembra sia arrivato anche il giorno della vendetta. Quello che non sarebbe dovuto accadere e che invece è accaduto denunciando la forte tensione sociale che adesso si rischia esploda con tremenda pericolosità. Vendetta e razzismo sono state infatti le due principali pulsioni che hanno guidato la ''spedizione punitiva'' portata a termine ieri sera da una decina di persone con il volto coperto da caschi da motociclista ai danni di quattro rumeni nel parcheggio di un centro commerciale, nella zona di Tor Bella Monaca, a Roma. Tre dei quattro romeni sono stati ricoverati in ospedale. Il gruppo di stranieri era inizialmente più numeroso, ma alcuni di loro sono riusciti a fuggire e a mettersi in salvo prima di essere raggiunti dal branco, di cui - da quanto si è appreso - faceva parte anche una ragazza. Sul luogo dell'aggressione sono intervenuti i carabinieri della compagnia di Frascati. Due delle persone malmenate sono state trasportate all'ospedale di Frascati mentre la terza è stata condotta al policlinico di Tor Vergata proprio quest'ultima risulta essere in condizioni più gravi. I feriti erano già conosciuti alla forze dell'ordine, poiché erano stati allontanati nei mesi scorsi da un accampamento abusivo nella zona.
Da quanto si è appreso, gli aggressori, tutti italiani, erano armati anche di coltelli, oltre che di bastoni, catene e altri oggetti contundenti.

Alcuni abitanti della zona raccontano che i romeni ''dalla mattina alla sera stanno seduti a bere o a mangiare ma anche in attesa di qualche lavoretto''. ''Stanno buttati da una parte - ha raccontato un uomo - e magari litigano anche tra loro''. ''La sera a volte si ha veramente paura a prendere il trenino'' ha aggiunto una ragazza riferendosi alla linea regionale Roma-Pantano, che dalla periferia Sud della capitale porta vicino alla stazione Termini, percorrendo tutta la via Casilina. ''C'è bisogno di controlli - ha sottolineato un altro abitante - la gente qui ha bisogno di sicurezza''.

La preoccupante notizia è stata accolta con disappunto dal sindaco di Roma, Walter Veltroni. ''Esprimo la mia condanna più grande per quanto avvenuto - ha detto il capo del Partito Democratico -. In un momento come questo occorre la più grande responsabilità da parte di tutti. L'odio, le strumentalizzazioni, di qualsiasi genere e da qualunque parte vengano, sono estranee ai valori della nostra comunità. Mentre siamo impegnati in un'azione difficile per tutelare la sicurezza dei cittadini voglio rivolgere un appello perché toni e comportamenti siano ispirati ai valori della convivenza civile e non della vendetta''. Una condanna unanime da parte di tutto il mondo politico. Anche da Alleanza nazionale è giunta una ferma condanna a quello che viene definito un ''gesto di violenza vigliacca'': Gianni Alemanno, a nome del partito, ha spiegato che ''nessuna situazione può giustificare atti di questo genere, che vanno isolati e condannati da tutte le forze politiche. La legalità su tutti i versanti deve essere la stella polare per regolare la vita della nostra città''. L'azione xenofoba di Tor Bella Monaca viene condannata anche dal movimento La Destra di Francesco Storace, secondo cui però quanto è accaduto altro non sarebbe che ''il frutto del clima di esasperazione''.

Il ministro dell'Interno Giuliano Amato, rientrato ieri al Viminale dopo una due giorni di impegni europei, è turbato dalle notizie sui primi ''raid punitivi'' che cominciano ad arrivare dalla capitale: ''Purtroppo è quello che temevamo. Ed è per questo che siamo intervenuti con il decreto: dobbiamo impedire che questa tigre terribile, che è la rabbia xenofoba, la bestia razzista, esca dalla gabbia...''.
La speranza è che quanto successo ieri sera a Roma rimanga solo un'isolata zampata della terribile bestia razzista, perché altrimenti quelli che sono stati i timori - sempre più crescenti - di un crollo dell'ordine pubblico e di un'esplosione della tensione sociale rischiano di diventare, tragica realtà.

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03 novembre 2007
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