Raffaele e Silvio questa sera si incontrano ancora...
Il premier e il governatore siciliano cercheranno di trovare l'accordo per il nuovo governo regionale
La guerra del centrodestra siciliano continua. Il Movimento per l'Autonomia, il partito del presidente della Regione siciliana, Raffaele Lombardo, accusa il Popolo delle libertà di aver ripresentato in Senato la legge che prevede la modifica dello statuto con la possibilità di sfiduciare il presidente della Regione da parte dell'Assemblea regionale siciliana. "Il provvedimento - questa l'accusa - è già stato incardinato in commissione Affari costituzionali".
L'altro ieri sera Silvio Berlusconi aveva incontrato il governatore Lombardo, ribadendo - questo secondo quanto trapelato - la posizione del partito. Ovvero che la nomina degli assessori della giunta doveva essere espressione del partito e bisognava riconsiderare l'alleanza con l'Udc.
Lombardo, sempre secondo quanto si è appreso, aveva spiegato al premier di non voler procedere all'azzeramento della giunta. Tuttavia Berlusconi avrebbe chiesto tempo per lavorare ad una soluzione e la riunione - durata cinque ore - è stata considerata "interlocutoria", in attesa di un nuovo incontro per oggi. Poi ieri pomeriggio il Cavaliere ha incontrato il Guardasigilli Angelino Alfano e il coordinatore del Pdl siciliano, Giuseppe Castiglione, alla ricerca di una mediazione.
L'intenzione iniziale di Lombardo era quella di puntare su Beninati, Puglisi e Strano, ma le trattative per giungere ad una conclusione positiva della vicenda erano in corso. Infine è arrivato lo stop (LEGGI).
Oggi, in un intervista rilasciata al Giornale, Raffaele Lombardo ha detto: "Ho grande fiducia nella ragionevolezza del premier, il problema è qualche suo cattivo consigliere". Con Silvio Berlusconi, ha affermato Lombardo, "ci si intende", ma "c'è qualcun altro nel Pdl che rema contro. Io e il premier dialoghiamo e contemporaneamente dal club dei senatori arriva il comunicato che inviano in Sicilia quel ddl (per modificare lo Statuto siciliano) che non sta né in cielo né in terra". Un ddl che, prosegue, "in violazione della Costituzione e dell'autonomia permette, solo in Sicilia, di mandare a casa il governatore senza toccare l'assemblea". Il disegno di legge, che prevede la sostituzione per via normativa del governatore eletto direttamente, senza la decadenza dell'assemblea, è "un marchingegno nato per intimidirci, ma si sbagliano", dice Lombardo. "Quel ddl inasprisce il dialogo. E' al Senato che si annida il partito dello scontro".
Comunque, questa sera Raffaele e Silvio si dovrebbero incontrare nuovamente per trovare l'accordo sulla definizione della nuova giunta regionale siciliana. Ricordiamo che da nominare vi sono altri tre assessori su 12.
"Penso che Lombardo e Berlusconi possano trovare una sintesi virtuosa per il bene della Sicilia", ha detto l'assessore regionale al Turismo Titti Bufardeci, sospeso dal Pdl dopo essere entrato in giunta insieme ai suo colleghi di partito Michele Cimino e Luigi Gentile.
[Informazioni tratte da ASCA, AGI, La Siciliaweb.it]