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Raffaele Lombardo contro Attilio Bolzoni e la Repubblica

Il governatore siciliano querela il quotidiano per un articolo che racconta le sue presunte manie

14 settembre 2009

Il problema è che qua in Sicilia c'è un detto che la popolazione tutta teme, il detto è: ''Fatti a nomina e va curcati", come a dire, una volta che ti sei fatto una nomea, per qualsiasi ragione, sia essa motivata o assolutamente inventata, puoi andarti a coricare, cioè non puoi farci più niente, tutti ti guarderanno sempre in una maniera particolare...
Ecco, magari il presidente della Regione Siciliana, Raffaele Lombardo, ha pensato a questo quando ha letto l'articolo scritto da Attilio Bolzoni e pubblicato su la Repubblica di sabato scorso (LEGGI), un articolo divertente, sicuramente non per il diretto interessato, dipinto come un reggente ossessionato al limite dello psicolabile che teme tutto e tutti e vede nemici in qualsiasi angolo.

Comunque, se sia stato per la "nomina" o meno, Raffaele Lombardo, ha deciso di dare mandato ai suoi legali per presentare denuncia per risarcimento danni contro Bolzoni e il suo quotidiano, per qull'articolo "fortemente lesivo - si legge in una nota di palazzo d'Orleans - sul piano personale e tendente a delegittimare il capo del governo siciliano e le istituzioni regionali".

"Nell'articolo
- ha affermato Lombardo - il disegno diffamatorio degrada nel pettegolezzo e tende a indebolire l'azione riformatrice e di risanamento finanziario perseguita dal governo. Un'azione che lo stesso quotidiano non può certamente disconoscere".
Bolzoni nell'articolo parla di alcune presunte "fissazioni" del governatore, tra le quali quella di fare assaggiare prima il cibo dalla sua segretaria. "E' tutto una sciocchezza - ha aggiunto Lombardo -, io prendo molti caffè e i caffè sono molto piccoli e se la metà la faccio prendere all'assaggiatrice...". "C'è un tentativo paramafioso di delegittimazione, purtroppo dovuto a qualche vostro collega, che sarà oggetto anche questo di valutazione da parte di chi deve valutare, che è la magistratura, a cui ci affidiamo con grande fiducia" aveva già anticipato sabato mattina  lo stesso presidente in conferenza stampa a Catania, all'indomani dell'annullamento da parte della giunta di governo dei contratti per i quattro termovalorizzatori. "Diciamo che o la mafia non c'è o della delegittimazione la mafia si avvantaggia. Sarà un caso ieri abbiamo fatto quest'atto deliberativo, oggi esce questo articolo".
"Sono stato ingaggiato dalla Regione, che mi paga - ha aggiunto Lombardo - e io gli do 20 ore di lavoro al giorno, compresa l'estate e la Regione, se la sua immagine dovesse uscirne delegittimata, incasserà il risarcimento del danno. Non c'è niente di personale". "In quanto alla scorta e alle altre cose - ha concluso - solo i cretini non sanno che queste cose vengono disposte dal ministero dell'Interno".


- Com'è veramente il governatore siciliano? Abbiamo fatto alcune scoperte. Ecco quali... di S. Parlagreco (SiciliaInformazioni.com

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14 settembre 2009
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