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Raffaele Lombardo, nuovo governatore siciliano

Il leader del Movimento per l'Autonomia ha vinto con il 65% delle preferenze

15 aprile 2008

Raffaele Lombardo, eletto con il 65% dei voti, è il nuovo presidente della Regione Siciliana. Ha battuto con largo margine Anna Finocchiaro.
La macchina elettorale ha fuzionato (parola del ministro dell'Interno, Giuliano Amato), l'astenzionismo non è stato per niente abnorme (e anzi la Sicilia è stata una delle Regioni con la maggiore affluenza di votanti) e i siciliani, isomma, hanno manifestato la propria volontà: quella di dare le sorti dell'isola del dopo Cuffaro in mano all'alleato più fidato di Cuffaro, Raffaele Lombardo, appunto, capace nell'isola di tessere i rapporti tra Udc e Pdl e fare a Palermo una coalizione che a Roma aveva sancito la propria divisione.

Come detto all'inizio, il candidato alla presidenza della Regione Siciliana per il centrodestra ha ottenuto più della metà dei voti della candidata del centrosinistra Anna Finocchiaro (65% contro il 30%). Un risultato veramente sotto le attese quello della Finocchiaro, che non ha nemmeno raggiunto la percentuale che due anni fa ottenne Rita Borsellino (sua sostenitrice in queste elezioni) nella sfida contro Salvatore Cuffaro, quando finì 41,6% contro 53,1%.

Per quanto riguarda gli altri candidati alla presidenza: Sonia Alfano sostenuta dagli "Amici di Beppe Grillo" ha avuto all'incirca il 2,4% dei voti. A Ruggero Razza de "La Destra" sono andati poco più dell'1,6% dei voti, mentre Giuseppe Bonanno Conti di Forza Nuova ha avuto lo 0,2% delle preferenze.

"Il nostro successo - ha detto Raffaele Lombardo -, deriva dal fatto che siamo stati capaci di far percepire d'essere in grado di tutelare l'interesse della Sicilia, più dei nostri concorrenti". "La mafia non si è preoccupata di votare - ha aggiunto il leader dell'Mpa -, si starà occupando d'altro perchè lo Stato è riuscito ad andargli addosso e c'è stata la reazione di un'imprenditoria coraggiosa. Mi auguro che abbia di che occuparsi finchè non riusciremo a sconfiggerla definitivamente e finchè non ci chiederemo più per chi vota o per chi non vota".
E ha detto che non perderà tempo il futuro presidente della Sicilia, che promette di mettersi al lavoro "già nelle prossime ore". La squadra di governo, per la quale cercherà uomini di qualità morali e professionali al di sopra di ogni attesa, ma anche il programma "per aggredire" i problemi. Il leader del Mpa, dalla sede del suo comitato elettorale di Palermo, ha poi elencato le priorità: riforma e taglio della burocrazia, decentramento e devoluzione, piano sanitario, energia e infrastrutture. Per fare questo Lombardo ha sollecitato "apertamente la collaborazione di tutti", perché ha detto ''il 90% delle qustioni siciliane rigurada noi siciliani e siamo noi che dobbiamo risolverle"
Per quanto riguarda la concorrente battuta, il neo presidente siciliano si augura che resti nell'Assemblea siciliana perché "da persona qualificata qual'è, potrà dare un contributo importante e qualificato".
A Berlusconi, infine, Raffaele Lombardo ha chiesto l'impegno in ordine al patto pre-elettorale: fiscalità di vantaggio per la Sicilia, federalismo fiscale, piena applicazione dello statuto siciliano e infrastrutture a partire dal ponte sullo Stretto. "Non c'è tempo da perdere - ha sottolineato - perché le scadenze incalzano. Riprenderò lo stesso ritmo della campagna elettorale, perché bisogna fare delle scelte difficilissime".

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15 aprile 2008
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