Raggiunta l'intesa tra Dr Motor e sindacati
C'è un accordo sullo stabilimento siciliano della Fiat, resta soltanto la riserva della Fiom: "Più garanzie"
È stato raggiunto l'accordo tra i sindacati e Dr Motor sullo stabilimento di Termini Imerese. Il patto dovrà, però, essere sottoposto a giudizio di Fiat per giungere a un'intesa definitiva. Ieri sera hanno sottoscritto l'accordo tutte le organizzazioni sindacali ad eccezione della Fiom, che si è riservata di decidere entro venerdì. Per le tute blu della Cgil, infatti, il Lingotto non ha dato garanzie sufficienti sulla mobilità incentivata per quei lavoratori che nei prossimi anni raggiungeranno i requisiti pensionistici. Secondo i metalmeccanici di Corso d'Italia l'accompagnamento all'esodo è una questione fondamentale per poter arrivare ad un'intesa definitiva.
Al termine del tavolo che si è tenuto al ministero dello Sviluppo Economico, è stato anche fissato un nuovo incontro (probabilmente il summit finale), per mercoledì 16 novembre. Il patto siglato dunque riguarda solo i sindacati e Dr Motor, l'azienda automobilistica molisana guidata da Massimo Di Risio che sarebbe pronta a rilevare il sito siciliano dove la Fiat cesserà la produzione a fine anno, quindi, ora l'intesa deve essere condivisa da tutti i soggetti coinvolti a partire dal Lingotto fino alla Regione siciliana.
Quanto sottoscritto ripropone sostanzialmente il piano industriale presentato da Dr ad ottobre (1.312 assunzioni entro il 2012 e 60 mila vetture annue a regime). Di Risio si è detto "soddisfatto" per il risultato ottenuto, e si è definito "fiducioso" sulla conclusione della trattativa, spiegando che c'è stata anche "un'intesa con i sindacati sul trattamento economico". Il patron della Dr si è così augurato che l'accordo definitivo venga raggiunto nel corso del prossimo incontro.
Quanto ai sindacati, per il segretario nazionale della Uilm Eros Panigali, "è stato salvaguardato il salario strutturale dei lavoratori e sono state create le condizioni per tutelare non solo i lavoratori della Fiat ma anche quelli dell'indotto. Purtroppo dispiace che la Fiom senza fornirci spiegazioni, abbia improvvisamente abbandonato il tavolo". Sulla stessa linea anche il segretario nazionale della Fim, Bruno Vitali: "Con l'intesa di oggi è stata migliorata la parte che riguarda gli istituti contrattuali e la gestione del personale dell'indotto". Un giudizio positivo è arrivato anche dal segretario nazionale dell'Ugl metalmeccanici, Antonio D'Anolfo, che ha ribadito come adesso si attenda "la condivisione da parte della Fiat". Ha siglato l'intesa anche il segretario generale della Fismic, Roberto Di Mauro, che ha espresso "parere positivo al testo del ministero" e ha ricordato come ora Fiat dovrà pronunciarsi su cassa integrazione straordinaria per cessazione di attività e sulla mobilità incentivata.
Riguardo alla Fiom il responsabile del settore auto Enzo Masini, ha spiegato che è fondamentale la condivisione dell'accordo da parte delle Rsu, dei lavoratori, e il chiarimento del Lingotto sugli incentivi, visto che "si è riservato di dire come e quanti incentivare".
[Informazioni tratte da Ansa, Lasiciliaweb.it, Corriere del Mezzogiorno]