Redditi online: risarcimento da 1 miliardo di Euro
Questa la richiesta del Codacons Sicilia per la tutela dei contribuenti siciliani
La Procura della Repubblica di Catania ha avviato un'inchiesta sulla diffusione on line delle dichiarazioni dei redditi. Il fascicolo, che al momento non ha indagati, è stato aperto dal procuratore Vincenzo D'Agata che ha delegato l'aggiunto Enzo Serpotta.
Secondo quanto si è appreso, sono due i profili di reato ipotizzati: la violazione della privacy, per avere reso pubblici dati personali, e l'uso illecito dei dati, per un'eventuale loro manipolazione. L'inchiesta è stata avviata dopo una denuncia del Codacons. Le indagini sono state affidate alla polizia postale di Catania.
Nella sua denuncia, il Codacons Sicilia chiede un risarcimento di 1 miliardo di euro da distribuire tra i due milioni di contribuenti siciliani e "il sequestro degli elenchi, da chiunque detenuti, anche attraverso l'oscuramento dei siti che ancora li offrono in visione gratuita o a pagamento".
Il presidente Giovanni Petrone ha incaricato l'avvocato penalista Riccardo Di Bella, dell'ufficio legale regionale, di "seguire lo sviluppo delle indagini e tutelare gli interessi dei contribuenti siciliani messi in rete senza il rispetto delle procedure previste dalla legge 241/90 come modificata dalla legge 15/05".
"Chi vuole mettere il naso negli affari altrui - ha detto il segretario nazionale del Codacons Francesco Tanasi - deve avere un interesse qualificato e concreto e deve in ogni caso lasciare traccia della sua domanda di accesso e del suo interesse. Ciò anche ai fini della responsabilità che su di lui incombe ove il dato venga diffuso a terzi per sua colpa". "E' invece sicuramente da escludersi - ha continuato - la possibilità di pubblicare tutte le denunce dei redditi su Internet in modo generalizzato, e ciò innanzitutto perché tale pubblicazione non garantisce più né sui soggetti che ne vengono in possesso, né sul rispetto dei limiti temporali della pubblicità degli atti".
Fonte: La Sicilia