Regione & Restauri
Entro fine anno il via ai cantieri per 120 capolavori finanziati con i fondi di Agenda 2000
Ecco le opere già bandite o che stanno per essere poste in gare: quelle per cui la Regione, in ogni caso, ha già attivato una parte della spesa.
Con aperture di credito che saranno messe nel rendiconto dei fondi utilizzati a fine ottobre, quando Bruxelles farà il primo esame alla Sicilia.
Sono 120, in tutto, gli interventi "a titolarità regionale" (scelti dunque esclusivamente dall'amministrazione centrale e non dagli enti locali), per un totale di oltre 186 milioni di euro, 360 miliardi delle vecchie lire. Teatri e biblioteche, aree archeologiche e castelli, musei e vecchi conventi: i fondi di Agenda 2000 saranno impiegati in restauri, interventi conservativi e di valorizzazione.
Unica incognita, ovviamente, i tempi.
Le opere stanno per partire: "La consegna di tutti i lavori - prevede Marco Salerno, capo di gabinetto dell'assesssorato ai Beni Culturali - avverrà entro la fine dell'anno. Alcuni bandi si sono già chiusi, altri sono in corso, altri ancora sono imminenti. Ma l'apertura di crediti già ottenuta testimonia dell'avvio delle opere".
Il problema sarà riuscire a completare gli interventi, e spendere dunque l'intera somma a disposizione entro le scadenze fissate dall'Ue. Il programma europeo termina nel 2006, con una proroga possibile di tre anni: le opere dovranno essere completate e collaudate entro il 2009, pena la perdita di fondi e la realizzazione di nuove incompiute in Sicilia.
L'intervento più rilevante dal punto di vista finanziario è il restauro dell'ex stabilimento Florio a Favignana, che dovrà ospitare "attività culturali, turistiche ed artigianali": 20 milioni di euro l'importo del progetto, bandito il 30 agosto. Significativo, a Palermo, anche il finanziamento per il restauro della Casina cinese (tre milioni 600 mila euro, ma il bando ancora non c'è). Ancora a Palermo è previsto il restauro del museo Salinas, per una spesa di oltre 4 milioni di euro. Nella provincia di Caltanissetta spicca l'intervento sull'area archeologica di Polizzello (3 milioni 821 mila euro). Quasi sei milioni di euro per "la valorizzazione, la fruizione e la messa in sicurezza" del teatro Odeon di Catania. Un milione di euro per la recinzione dell'area archeologica di Selinunte: il bando è in pubblicazione, come quello per l'appalto di sistemazione dell'acropoli di Pantelleria, che vale 826 mila euro.
L'elenco delle opere in programma
Restauro del museo Salinas 4.171.655 euro
Completamento del restauro della Palazzina Cinese3.677.173 euro
Tutela e valorizzazione dell'area del Castello a mare 1.083.011 euro
Scavo archeologico nell'abitato e nella necropoli di Himera 536.082 euro
Miglioramento dell'area archeologica di Polizzello 3.821.781. euro
Scavo e restauro delle strutture archeologiche per l'allargamento degli itinerari dell'antica Tyndaris2.080.479 euro
Completamento degli scavi archeologici a Caronia e apertura al pubblico del sito 516.453 euro
Restauro archeologico e miglioramento del sito a Eraclea Minoa774.685 euro
Scavi nell'abitato e nella necropoli greca e nel complesso paleocristiano a Eraclea Minoa619.748 euro
Valorizzazione e lavori per la messa in sicurezza e fruzione da parte del pubblico del teatro Odeon 5.939.254 euro
Scavo archeologico e miglioramento del sito nell'area di Palikè 1.174.819 euro
Restauro e adattamento ad attività turistiche, culturali e artigianali dell'ex stabilimento Florio a Favignana 19.625.362 euro
Recinzione dell'area archeologica di Selinunte1.084.559 euro
Scavi archeologici nell'acropoli di Pantelleria e nei promontori di Santa Teresa e San Marco 826.311 euro
Recupero delle latomie (cave di pietra in cui in età greco-romana lavoravano i prigionieri di guerra e i condannati a pene detentive). E recupero della Ragusa sotterranea a fini turistici 2.582.284 euro
Fonte: Giornale di Sicilia