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Regione Sicilia e Terna: passo avanti per il nuovo elettrodotto Paternò-Pantano-Priolo

L'assessore regionale all’Energia e il presidente di Terna firmano il primo importante accordo sulla "fascia di fattibilità"

08 luglio 2010

Sarà firmato oggi da Pier Carmelo Russo, assessore all’Energia e ai servizi di pubblica utilità della Regione Siciliana, e da Luigi Roth, presidente di Terna, la società responsabile dello sviluppo della rete elettrica di trasmissione nazionale, il primo importante accordo sulla "fascia di fattibilità" del nuovo elettrodotto a 380 kV Paternò-Pantano-Priolo, tra le provincie di Catania e Siracusa. Questa "fascia" rappresenta la porzione di territorio all’interno del quale è stato individuato il tracciato della nuova linea elettrica, e rappresenta una scelta condivisa con la Regione e gli enti locali interessati dal passaggio della nuova infrastruttura.
Con la firma di oggi sarà possibile avviare a breve l’iter autorizzativo dell’opera che si auspica possa concludersi in tempi ragionevoli.

L’intervento, per il quale Terna ha previsto un investimento di 183 milioni di euro, in linea con il Piano di sviluppo, rappresenta circa il 20% del totale degli investimenti programmati da Terna in Sicilia, che complessivamente ammontano a circa un miliardo di euro sui 7 miliardi previsti a livello nazionale. Il nuovo elettrodotto ha una lunghezza di 63 chilometri ai quali si aggiungono circa 20 chilometri di raccordi aerei alla rete esistente e circa 31 chilometri in cavo interrato, attraversando nel complesso il territorio di due province, nove comuni e dell’oasi del Simeto. E’ prevista, inoltre, la realizzazione della nuova stazione elettrica di Pantano.
Numerosi i benefici per il sistema elettrico dell’aerea. Innanzitutto una riduzione di perdite di rete per 30 GWh all’anno, per un risparmio di 4 milioni di euro annui, una maggiore disponibilità di energia dalle nuove centrali in costruzione nell’area, un aumento della sicurezza del servizio nelle aree di Catania e Siracusa e un incremento della potenza disponibile dall’area di Priolo per l’eliminazione dei vincoli di esercizio delle centrali.
Consistenti i vantaggi anche dal punto di vista ambientale. Il nuovo elettrodotto permetterà infatti la demolizione di 155 chilometri di linee elettriche aeree obsolete (di cui più di 15 chilometri nei Sic, siti di interesse comunitario, presenti nell’area), con conseguente liberazione di 300 ettari di territorio, pari a 750 campi da calcio, e recupero di materiale (acciaio, alluminio, vetro, calcestruzzo) per oltre 6000 tonnellate.
Ai Comuni e alle Province saranno destinati 8,5 milioni di euro per la realizzazione di opere di compensazione ambientale che saranno proposte e realizzate dagli stessi enti locali.

"L’accordo segna
- ha detto l’assessore Pier Carmelo Russo - un momento significativo del processo di miglioramento e di potenziamento della rete elettrica in Sicilia che nel breve periodo dovrà essere messa in condizioni di omogeneità rispetto al resto del Paese. Le modalità con cui si è pervenuti alla definizione dell’opera costituisce un esempio importante di concertazione con le popolazioni interessate e di assicurazione al tempo stesso della migliore sostenibilità ambientale. Ci saranno inoltre maggiori ricadute in termini di efficienza della rete e compensazioni per gli enti locali per opere di miglioramento ambientale".
"La firma di questo protocollo - ha commentato il presidente di Terna, Luigi Roth - rappresenta una nuova, importante tappa di un percorso di concertazione che Terna e la Regione Siciliana stanno portando avanti con impegno dal 2004. In Sicilia abbiamo in programma importanti investimenti con l’obiettivo di aumentare sicurezza, efficienza e affidabilità del servizio elettrico in una regione strategica del sud Italia. La sensibilità nei confronti dell’ambiente e la crescita infrastrutturale devono andare di pari passo se vogliamo coniugare esigenze elettriche, sviluppo urbanistico e salvaguardia del territorio".

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08 luglio 2010
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