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Regolarizzare 484 mila immigrati

Emergenza immigrazione. Dal Cpt di Lampedusa arrivano le intenzioni del Governo

25 maggio 2006

Dal mare soffia il maestrale e all'orizzonte da due giorni non si vedono barconi pieni di profughi e clandestini. Una tregua, niente di più. Le traversata riprenderanno, non c'è nessun motivo affinché avvenga il contrario, anzi. Nei primi cinque mesi dell'anno sono arrivati 5.145 migranti, a fronte dei 3.471 dell'anno scorso. Quasi il doppio.
Ieri è stata la prima volta per il ministro della Solidarietà sociale e il sottosegretario all'Interno del nuovo governo Prodi nel Cpt di Lampedusa. Hanno subito pensato agli operatori e alle forze di polizia, ai quali è stata dispensata stima e ringraziamenti. Ma il Cpt visitato ieri dai rappresentanti del governo (come è sempre avvenuto) era un centro in una situazione di criticità contenuta. Di migranti presenti ce ne erano soltanto il doppio dei 190 che ce ne dovrebbero stare. Una situazione ''tranquilla''.

Il ministro della Solidarietà sociale, Paolo Ferrero (Prc) e il sottosegretario all'Interno con delega sull'Immigrazione, Marcella Lucidi, sono arrivati ieri sull'isola per ''toccare con mano il fenomeno dell'immigrazione''. Hanno parlato di nuove norme, di un nuovo centro di accoglienza a Lampedusa che sarà consegnato nei primi mesi del prossimo anno, e di rendere più snelle le richieste di permesso di soggiorno così come le espulsioni.
Proprio da una Lampedusa ''tranquilla'' il ministro Ferrero ha lanciato il suo primo annuncio, parlando delle intenzioni del governo.
Un nuovo ''decreto flussi'' entro la fine dell'anno per regolarizzare 484 mila immigrati. Gli stessi che avevano presentato nei mesi scorsi domanda alle Poste in base al precedente decreto che dava la possibilità di ingresso solo a 170 mila migranti. ''Non ci piace definirla sanatoria - ha detto il ministro Ferrero - ma si tratta di rendere visibili queste persone che già nei mesi scorsi avevano chiesto di essere regolamentate attraverso le domande inoltrate. Si tratta di migranti che in possono avere o hanno già un datore di lavoro e andrebbero regolarizzati''.
Una regolarizzazione che avverrà secondo nuove norme che cambieranno la legislazione sull'immigrazione e che sono già al vaglio del Governo e prevedono, fra le altre cose, quello di rendere più trasparenti e vivibili i centri di accoglienza.

Il secondo annuncio, sempre da Lampedusa, tratta delle espulsioni e di conseguenza del ''patto segreto'' che il Il ministro Paolo Ferrerogoverno Berlusconi ha siglato con il governo libico: ''Non ci saranno più espulsioni di immigrati verso quei Paesi che non sono firmatari della Convenzione di Ginevra e fra questi la Libia''.
Poi, mentre i due esponenti di governo sono ancora a Lampedusa, il capogruppo del Pdci al Senato, Manuela Palermi, fa sapere che il partito di Diliberto ha presentato una mozione in cui si chiede di ''chiudere i Cpt'' voluti dalle ''norme disumane dalla legge Bossi-Fini'' attraverso i quali sono passate ''le deportazioni forzate verso la Libia''.
Per Ferrero, ''la legge Bossi-Fini è sbagliata e va cambiata'', ma il Centro di Lampedusa non sarà chiuso. Sarà realizzata una nuova struttura per una capienza maggiore (500 posti invece degli attuali 190), ha spiegato Ferrero dopo aver ispezionato il Cpt dell'isola. ''La legislazione vigente sull'immigrazione non ci piace e faremo in modo di modificarla''. Ferrero ha sottolineato che le condizioni delle persone rinchiuse nei centri di accoglienza dovranno migliorare e saranno riviste molte regole. ''Faremo in modo di renderli trasparenti e dare visibilità a quello che avviene al loro interno''.

E' una priorità risolvere l'emergenza dei Cpt, e in particolare risolvere quella continua del Centro di Lampedusa, che dall'inizio dell'anno ha registrato 5.145 immigrati, di cui 412 minorenni.
E proprio sulla legislazione che riguarda i minorenni che arrivano sui barconi, il governo vuole rivedere molte norme per tutelarli ancora di più dopo che vengono affidati ai centri sociali, dai quali, spesso, poi spariscono senza che si sappia che fine fanno né in mano a chi vanno. Nuove norme allo studio anche per chi vuole venire in Italia da ricercatore universitario o per procurarsi un lavoro: a quest'ultimi potrebbe essere rilasciato un permesso di soggiorno di un anno.
''Il nostro impegno è quello di lavorare per ridurre al minimo queste cifre e per migliorare le condizioni di vivibilità nel centro", ha detto il ministro. Anche se, per sua stessa ammissione, ''l'emergenza sull'isola per il momento rimarrà, perché non è facile risolvere entro breve tempo questo fenomeno''. I centri di accoglienza non saranno dunque eliminati, ma il sottosegretario all'Interno, Marcella Lucidi, vuole ridurre i tempi di permanenza dei migranti in queste strutture, ed accorciarli a 48 ore.
''Ho detto che i Cpt saranno superati - ha afferma Ferrero - non intendendo che verranno chiusi, ma modificando le modalità con le quali si sta in questi centri''.

LE REAZIONI POLITICHE - Tantissime le polemiche sollevate dall'opposizione sugli annunci fatti dal ministro Ferrero sulle nuove politiche sull'immigrazione che il nuovo governo intende adottare.
Dura la reazione della Lega. ''Prodi faccia tacere il ministro Ferrero, se ne ha la forza e l'autorevolezza'', ha affermato Roberto Calderoli, Coordinatore delle Segreterie Nazionali della Lega Nord. ''Gli annunci del neo ministro - continua - non portano altro che a promuovere le partenze degli irregolari, a viaggi della speranza che spesso si concludono tragicamente nel canale di Sicilia, e innescano un'invasione che porterà, inevitabilmente, a una concorrenza sleale, e quindi alla disoccupazione, per i nostri concittadini e ad un'impossibilità di un'integrazione sociale, creando così i presupposti per degli scontri''. ''La strada proposta da Ferrero, per lo meno a parole, rischia di determinare poi dei sempre condannabili rigurgiti di razzismo, oltre che di mettere a rischio - conclude Calderoli - anche quel poco di identità che ancora ci resta...''.
Paolo Romani di Forza Italia ha parlato di ''irresponsabili dichiarazioni del ministro Ferrero''. Mentre Alfredo Mantovano (An), che il problema lo ha affrontato per 5 anni, ricorda a Prodi di essere un ''profeta di sventura'': ''Qualche mese fa disse che in Italia sarebbero scoppiate rivolte di immigrati come nelle banlieu francesi''. L'ex sottosegretario all'Interno ha poi ricordato la situazione di Lampedusa dove non si è riusciti a costruire un nuovo Cpt per smantellare il vecchio centro dell'aeroporto: ''Quel centro nuovo avremmo potuto farlo noi se non fosse stato avversato dal centrosinistra''. Infine, secondo il leader di An Gianfanco Fini ''la demagogia di una certa parte della sinistra comporta il rischio di alimentare la xenofobia. Sanatorie ne abbiamo già conosciute nel passato e certamente non è una situazione rimpianta dagli italiani''.

- ''Continueremo ad applicare la Bossi-Fini'' di Dino Martirano (Corriere.it)

 

 

 

 

 

 

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25 maggio 2006
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