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Renzi: "Ci interessa consenso famiglie". Avanti su giustizia sociale e tagli a manager

Il premier al Tg1 ribadisce la sua linea: "Sono 20 anni che Confindustria e sindacati si arrabbiano, ce ne faremo una ragione".

24 marzo 2014



"Non mi interessa il consenso di questa o quell'associazione, mi interessa il consenso delle famiglie italiane".
Matteo Renzi, intervistato dal Tg1, non sembra preoccupato dalle critiche che arrivano da Confindustria e sindacati, tanto meno dalle reazioni legate alle polemiche sul taglio dei super stipendi dei manager.
La strana coppia. ''Sono "20 anni" che guardando la Tv si vedono Confindustria e sindacati arrabbiarsi". "Ce ne faremo una ragione...", ha aggiunto il premier. "Ho definito Squinzi e Camusso la strana coppia perché mi fa un po' sorridere il fatto che sono 20 anni che si arrabbiano" per le stesse cose, "una volta tanto che abbiamo cambiato e abbiamo abbassato l'Irap" e fatto altre riforme, " bene, si sono arrabbiati anche stavolta, ma ce ne facciamo una ragione. L'importante è che l'Italia cambi e si rimetta in moto", ha proseguito il presidente del Consiglio, riferendosi alle parole della leader della Cgil che è detta offesa dalle richieste di Renzi sul bilancio dei sindacati.



Super stipendi. Nessun tentennamento, poi, per quanto riguarda i tagli agli stipendi dei manager:
"Resisteranno a parole, ma poi ovviamente è naturale che le cose cambino, non è possibile che l'ad di una società guadagni 1.000 volte in più dell'ultimo operaio, torniamo a un principio di giustizia sociale. Noi non molliamo", ha assicurato Renzi, che ha ricordato: "Per Olivetti  il rapporto era di 1 a 10. Torniamo a un principio di giustizia sociale, dare un po' meno a chi guadagna milioni e rimettere in moto economia e ceto medio".



Riforme e Grillo.
Nessun timore neanche davanti alle offese lanciate dal leader del Movimento 5 Stelle. "Grillo è bravissimo a cogliere gli umori. Sa che se facciamo le cose promesse, e noi le faremo, si sente franare il terreno sotto i piedi. Lui prende voti sulla protesta. A Grillo dico: hai bisogno di rilanciare, vuoi offendermi? Fallo, noi ci occupiamo famiglie italiane", ha detto il premier.



I consigli di Obama.
"A Obama dirò che sono orgoglioso e fiero dei progressi dell'Italia". Renzi non ha dubbi di cosa dirà al presidente Usa in occasione del prossimo incontro in Italia. "Gli chiederò anche dei consigli - ha detto - perché in America le aziende sono tornate a investire e la disoccupazione a scendere". Poi ha concluso: "L'Italia ha un meraviglioso passato e gli americani lo sanno, ma ha anche un meraviglioso futuro e lo costruiremo tutti assieme". (Scritto da Valentina Conte per Repubblica.it)

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24 marzo 2014
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