Renzi, domani in Sicilia!
#Matteorisponde, firma patti e inaugura viadotti... Il premier torna nell'Isola
Matteo Renzi arriva domani in Sicilia. Il sottosegretario Davide Faraone, che ha organizzato la visita del presidente del Consiglio, prevede l'arrivo di Renzi a Catania alle 15:00 per la firma del Patto per la città, nel teatro San Giorgio; subito dopo il premier alle 16.30 presenzierà alla riapertura al traffico del viadotto Himera sull’autostrada A19 Palermo-Catania; a seguire terza tappa nel capoluogo siciliano, dove alle 18.30 nel teatro Massimo, firmerà il Patto per Palermo.
E mentre il sottosegretario Faraone ufficializza le tappe della visita, a Palazzo delle Aquile e a Palazzo degli Elefanti arriva una nota urgente di Palazzo Chigi che evidenzia come i sindaci di Palermo e Catania non siano titolati a contrarre impegni per l'area metropolitana visto che al momento non sono stati eletti sindaci per tutta la provincia di competenza.
In Sicilia le Città Metropolitane sono guidate da commissari in attesa dell'elezione dei sindaci in base alla norma approvata dall'Ars nei giorni scorsi, mentre la legge Delrio assegna il ruolo di diritto ai sindaci dei capoluoghi.
"Data la particolare situazione delle città metropolitane della Regione Siciliana, per le quali il sindaco della città metropolitana non risulta ufficialmente rappresentare i territori metropolitani - si legge nella nota - si chiede cortesemente di poter formulare un'eventuale proposta che legittimi il sindaco alla sottoscrizione del patto".
Palazzo Chigi propone la exit strategy: "Il sindaco della città di Palermo, consultati i sindaci dei Comuni dell'area metropolitana e avendone l'investitura, è delegato a rappresentare l'intera area della città metropolitana al fini della sottoscrizione del patto".
Enzo Bianco e Leoluca Orlando, nei comunicati del Comune, spiegano che firmeranno i "patti" di Catania e Palermo nella qualità di 'autorità urbane di Catania e Palermo'. Esattamente come è stato fatto per il Pon Metro che è già in fase avanzata di sviluppo. Nonostante in Sicilia la definizione degli organismi delle città metropolitane stia subendo un dannoso ritardo, la Città Metropolitana rappresenta in ogni caso una realtà già identificata dalla legge e di fatto.
E il governo, come per il Pon Metro, si sottolinea nella nota, ha individuato Catania e Palermo come soggetti pienamente legittimati alla sottoscrizione del Patto redatto grazie a numerosi incontri con la presidenza del Consiglio dei ministri.
"Propongo che il 'patto' per le città metropolitane venga sottoscritto in maniera congiunta dai sindaci delle città capoluogo e dai commissari delle città metropolitane". Questa l’idea del presidente della Regione siciliana, Rosario Crocetta, per ovviare alla problematica rilevata da Governo.
Per Crocetta "l'elezione come prevede la norma regionale e la nomina come sancisce l'ha legge dello Stato sono due punti di vista diversi che non impediscono assolutamente di insidiare Liberi consorzi, che non sono oggetto di ipotesi di impegnativa, e le città metropolitane procedendo con le elezioni di secondo livello". "Non si capisce perché la norma sull'elezione, seppure in contatto con quella dello Stato, debba ritenersi incostituzionale in considerazione tra l'altro delle prerogative ordinamentali della Regione - afferma Crocetta - che non ha disciplinato in materia diversa le città metropolitane rispetto allo Stato ma solo sulla modalità di scelta del sindaco".
Intanto, preparandosi per la sua visita in Sicilia, #Matteorisponde scatenandosi a colpi di tweet... Quando avremo la continuità territoriale in Sicilia come in Sardegna? "Buona domanda. Anche perché in Sardegna sta funzionando bene. Ci lavoriamo".
E ancora: "Sarò sabato in Sicilia con Delrio e Armani di Anas per riaprire una delle strade chiuse. È fondamentale sistemare l'ordinaria manutenzione. Vale per la Calabria e la Sicilia. Una volta terminato l'ordinario, si potrà discutere di Ponte sullo stretto. Ma non ne posso più di quelli che si lamentano e basta. I soldi ci sono, bisogna spenderli". "Non ne posso più dei politici che di fronte a un fracco di soldi stanno lì a girarsi i pollici. Di filosofi del benaltrismo non se ne può più: che aspettiamo a spendere bene i soldi?".
E a proposito di viabilità, domani riapre la carreggiata sulla A19 del viadotto Himera, chiusa in seguito ad una frana che aveva seriamente danneggiato l'adiacente viadotto in direzione di Catania e, si spera, sarà la fine dei disagi per gli automobilisti che da Catania sono diretti a Palermo. Il tratto di strada, in direzione Palermo, sarà di nuovo percorribile al termine di una cerimonia, nel pomeriggio,
In una nota ufficiale l'Anas conferma: "Si sono concluse le verifiche tecniche sulla carreggiata in direzione Palermo e sono in corso le analisi strutturali in collaborazione con l'Università di Palermo". Dopo la demolizione, avvenuta a dicembre del 2015, dei 200 metri di viadotto in direzione di Catania, irrimediabilmente danneggiato, "sono state avviate approfondite analisi sia sulla qualità dei materiali - prosegue la nota - che, in generale, sulle strutture del viadotto in direzione Palermo con monitoraggio in tempo reale di tutti i parametri tecnici. Le indagini, ed in particolare le prove di carico svolte nei giorni scorsi, hanno dato indicazioni positive sulla statica dell'opera".