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Respinta l'archiviazione dell'inchiesta su Michele Cimino

Appena rieletto all'Ars, la Procura aveva chiesto l'archiviazione, respinta però dal Gip

09 novembre 2012

Il gip di Palermo Maria Pino non ha archiviato l'indagine per concorso esterno alla mafia sul deputato regionale di Grande Sud Michele Cimino (rieletto) come chiesto dalla procura palermitana. Il gip, infatti, ha deciso di sentire sia la difesa sia il pm, per nuovi approfondimenti.
Michele Cimino, 44 anni, ex assessore al Bilancio ed ex vicepresidente della Regione Siciliana per il Pdl, appena rieletto all'Ars nelle liste di Grande Sud, dovrà comparire la prossima settimana davanti al gip che ha convocato le parti. Indagati con lui sono il padre, Gianni Cimino e il segretario Giovanni Galizia.
La richiesta di archiviazione era stata presentata dal pm Fernando Asaro nell'aprile 2011: ora a sostenere le ragioni della Procura dovrà andare un altro magistrato, perché nel frattempo Asaro è stato trasferito alla Procura generale di Caltanissetta. Secondo i legali degli indagati, gli avvocati Nino Caleca e Grazia Volo, si tratta solo di un "passaggio tecnico", perché il giudice cioè potrebbe avere necessità di un'integrazione del materiale che le è stato messo a disposizione o di ascoltare le ragioni della Dda.

Cimino era finito sotto inchiesta nel settembre 2010, qualche giorno dopo essere uscito dal governo Lombardo. L'indagine era stata denominata "Family" e aveva riguardato l'allora sindaco di un paese dell'Agrigentino, Castrofilippo, Salvatore Ippolito, arrestato per mafia assieme ad altre quattro persone. Cimino era stato indicato come deputato che aveva ottenuto voti in cambio di soldi dalle cosche, su richiesta del padre Gianni, e "a disposizione" per affari, appalti, finanziamenti. Il pm Asaro aveva concluso però che gli impegni dell'uomo politico in favore della mafia "devono essere caratterizzati da serietà e concretezza e non avere carattere generale": non era certo tra l'altro che Cimino jr fosse consapevole degli impegni assunti dal padre, né era emersa la prova che i voti fossero stati pagati.

[Informazioni tratte da ANSA, Lasiciliaweb.it, Repubblica/Palermo.it]

- Indagato l'ex assessore regionale Michele Cimino (Guidasicilia.it, 23/09/10)

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09 novembre 2012
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