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Respinta la richiesta di scarcerazione per il 17enne indagato per la morte dell'ispettore Filippo Raciti

18 aprile 2007

Deve restare in carcere per resistenza aggravata a pubblico ufficiale il 17enne finito in manette dopo gli scontri a Catania del 2 febbraio scorso, durante i quali perse la vita l'ispettore di polizia Filippo Raciti. Lo ha stabilito la Cassazione, confermando l'ordinanza del tribunale dei Riesame di Catania del 26 febbraio scorso, che aveva ribadito l'arresto disposto per il giovane qualche settimana prima dal gip.
La sesta sezione penale della Suprema Corte, presieduta da Alfonso di Virgilio, ha infatti dichiarato inammissibile il ricorso presentato dal difensore del ragazzo, l'avvocato Giuseppe Lipera con il quale si chiedeva l'annullamento della decisione del Riesame. Il penalista, inoltre, ha già presentato un altro ricorso relativo all'accusa di omicidio volontario: il giudice per le indagini preliminari di Catania aveva infatti emesso una seconda misura cautelare per il 17enne, ritenendolo responsabile della morte dell'agente, confermata anche in sede di Riesame. Su questo secondo ricorso, però, non è stata ancora fissata l'udienza in Cassazione.

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18 aprile 2007
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