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Retata antipedofilia on line condotta dal Nit di Siracusa: 3 arresti e 80 perquisizioni in 14 regioni italiane

01 aprile 2008

Due arresti, ottanta perquisizioni e altrettanti indagati, fra i quali figurano anche insegnanti e militari, prevalentemente in Lombardia e Sicilia: è il bilancio ancora provvisorio dell'operazione contro la pedofilia on line, scattata stamani, ed eseguita dagli investigatori del Nit della Procura di Siracusa assieme a oltre 400 appartenenti a Carabinieri, Polizia Postale e Guardia di Finanza, coordinata dai sostituti procuratori di Siracusa Antonio Nicastro, Andrea Palmieri e Anna Trinchillo, e scaturita da una denuncia presentata dall'associazione Telefono Arcobaleno presieduta da Giovanni Arena.

Gli indagati sono 15 residenti in Lombardia, 11 in Sicilia, 10 in Emilia Romagna, 7 in Veneto, 6 in Campania, 6 nel Lazio, 5 in Liguria, 5 in Piemonte, 4 in Toscana, 2 in Friuli, 2 in Abruzzo, 2 in Puglia, 2 in Trentino, 1 in Calabria, 1 in Sardegna, 1 in Umbria. Sette di loro sono risultati essere recidivi: in passato erano stati già denunciati per analoghi reati.
E' invece finito in manette un insegnante di 51 anni di Siracusa, coniugato, allenatore di alcune squadre di pallavolo "under 13". Il suo arresto, secondo quanto si è appreso, non è collegato alla sua attività di insegnante e allenatore, ma all'essere stato sorpreso in flagranza di reato mentre condivideva su Internet immagini pedopornografiche. Il fermo, avvenuto nei giorni scorsi, è stato già convalidato dal Gip di Siracusa Alessandra Gigli, che gli ha concesso i 'domiciliari', anche perché l'indagato è incensurato.
Altro arresto a Livorno, dove un magazziniere di un grossista di materiale elettrico divulgava e possedeva migliaia di foto pedopornografice tutte catalogate in Dvd. Il terzo arrestato è un uomo di 35 anni di Legnano, che fa il muratore.

Nei confronti degli arrestati, e di tutti gli indagati, verrà applicata in caso di condanna "l'interdizione perpetua da qualunque incarico nelle scuole di ogni ordine e grado, nonché da ogni ufficio o servizio in istituzioni o strutture pubbliche o private frequentate prevalentemente da minori", come previsto da una recente modifica introdotta al codice penale.

Da fonti qualificate della Procura di Siracusa si sottolinea che "forte dell'esperienza maturata negli anni il Nit continuerà a monitorare la rete Internet e a segnalare all'autorità giudiziaria competente ogni reato contro l'infanzia".

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01 aprile 2008
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