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RI-FORMAZIONE

Rosario Crocetta: "Cancellati 235 enti di formazione. Chiudiamo questo pozzo di san Patrizio"

23 marzo 2013

Il presidente della Regione Siciliana, Rosario Crocetta, in conferenza stampa ieri a Palermo ha tracciato un bilancio delle attività svolte dall'Assessorato regionale alla Formazione professionale. "Presentiamo - ha detto ai giornalisti - un primo bilancio della Formazione professionale. Abbiamo scoperto che ci sono numerosi enti con irregolarità, alcuni con corsi fantasma.  Abbiamo avviato ispezioni e procedimenti nei confronti di enti anche molto grossi, che hanno portato alla cancellazione di circa 235 enti formatori su 2.200. Chiunque poteva fare un ente grazie alle amicizie giuste, e deputati vecchi e nuovi ci infilavano anche i propri autisti. Chiudiamo questo pozzo di san Patrizio".
"Non siamo qui per fare processi popolari - ha detto il governatore -. Non vogliamo accusare nessuno, ci interessa un dato alla mano. Sono 235 gli enti di formazione cancellati dalla liste della Regione e 43 quelli su cui abbiamo riscontrato irregolarità multiple, a cui contestiamo, a seguito di ispezioni, anche inadempienze retributive accertate nei confronti dei lavoratori". "Tra gli enti nei quali abbiamo trovato delle irregolarità c'è anche lo Ial Sicilia, il Lumen, Training Service, il Cufti - ha detto ancora Crocetta - In molti casi si usa dare questi enti agli autisti dei deputati". E a chi gli ha chiesto se si tratta di autisti di deputati del Pd Crocetta ha risposto: "Del Pd? Mica noi parliamo con i partiti in questi casi. E' inutile che mandino i lavoratori a scioperare. Noi stiamo lavorando proprio per tutelare i lavoratori". Infatti, la scure del governo rischia di abbattersi su sigle di tutti i colori: nell'elenco dei 43 enti nel mirino c'è l'Ancol, vicino all'ex sindaco Pdl di Messina Giuseppe Buzzanca, o il Cufti di Taormina, dove lavora la moglie dell'ex deputato di Fli Carmelo Briguglio. E, ancora, l'Efal di Messina, in passato diretto dall'ex deputato dell'Mpa Fortunato Romano.

Crocetta ha poi aggiunto: "Stiamo portando avanti un'azione di cleaning". "Ci sono dei procedimenti avviati nei confronti di enti anche molto grossi, che hanno ricevuto i soldi per i lavoratori e li hanno usati per pagare i loro debiti, dovuti magari all'acquisto dell'ente stesso. Vorremmo disciplinare in modo diverso tutto il sistema. A volte si vendono anche i corsi, inizieremo a proibirlo con appositi regolamenti". "Abbiamo avviato il procedimento di revoca di accreditamento di questi enti - ha aggiunto Crocetta -. Stiamo procedendo in questo modo per tutelare i lavoratori, nessuno si aspetti sconti. I lavoratori stiano tranquilli. Nei prossimi bandi chiederemo che gli enti abbiano un conto corrente dedicato solo al personale".
Il presidente ha sottolineato che "l'operazione di cleaning chiaramente non è finita. Andremo avanti nell'opera di verifica, alcune ispezioni le faremo personalmente io e l'assessore Scilabra. Saremo ancora più scrupolosi per quanto riguarda i corsi che prevedono obbligo di formazione", ha proseguito il governatore. Per quanto riguarda le assunzioni del personale negli enti Crocetta ha spiegato che in futuro i docenti "dovranno essere assunti come avviene nella scuola".
Dunque, "l'esperienza dell'avviso 20 deve ritenersi conclusa. Non siamo qui per fare processi popolari, a noi interessa un dato amaro: le somme relative all'avviso 20 non erano presenti nel bilancio triennale. Non c'è copertura contabile per l'avviso 20 per quest'anno né per il prossimo", ha spiegato il governatore. "Finanzieremo la formazione con i soldi disponibili per il 2013. Stiamo cercando di salvare la formazione e i lavoratori".

Per l'assessore regionale all'Istruzione, Nelli Scilabra "la formazione deve guardare ai giovani e ai reali fabbisogni del territorio per aiutare i ragazzi siciliani a non andare più via da questa terra". "Stiamo lavorando - ha concluso - a una riforma del settore e per questo abbiamo avviato un tavolo venerdì scorso con i sindacati, gli enti, Confcommercio, Confindustria, le Università e le scuole".
La Scilabra e Crocetta hanno dunque annunciato una "nuova formazione": "L'Avviso 20 è un'esperienza fallimentare, dei 2.859 corsi avviati soltanto 250 riguardano rami innovativi come quello delle energie rinnovabili - ha detto ancora l’assessore Scilabra - noi vogliamo cambiare tutto. Per questo stiamo già lavorando a un bando dedicato alla formazione giovanile da finanziare attraverso il Piano Giovani, che vale 450 milioni di euro. Per evitare che i formatori rimangano mesi senza stipendio avvieremo già a luglio corsi per la loro riqualificazione, utilizzando altri 45 milioni sempre del Piano giovani".

"I lavoratori stiano tranquilli, stiamo lottando per loro - ha detto infine Crocetta -. L'avvio del procedimento di revoca nei confronti di diversi enti è fatto per difendere i lavoratori della formazione, malpagati, sfruttati, utilizzati spesso dagli enti per difendere i privilegi dei padroni degli enti stessi in una sorta di circolo parassitario e antidemocratico". E ha aggiunto: "Trovo singolare che ogni volta gli enti vogliono utilizzare i lavoratori come mezzo di manovra per poterli continuare a sfruttare. Non un solo formatore perderà il posto di lavoro. Nel nostro progetto noi gli riconosceremo il giusto salario e gli restituiremo la dignità. Non tollereremo più l’esistenza di enti che non pagano i lavoratori, che si appropriano di risorse pubbliche per interessi di pochi,  che non sono in grado di certificare, che fanno corsi inutili. Vogliamo una formazione che serva ai giovani per l’inserimento nel mondo del lavoro e vogliamo certezze per i lavoratori. Alcune cricche del parassitismo stiano tranquille, non ci faremo intimidire".

Per concludere Rosario Crocetta ha detto: "Chi è in regola lo dimostri con le carte e non sfrutti la buona fede dei lavoratori. Faccio appello ai lavoratori di non farsi strumentalizzare aderendo a scioperi che non servono a tutelarli, ma a difendere i loro aguzzini. Siamo con i lavoratori e soltanto con i lavoratori. Non cederemo al ricatto reazionario di coloro che vogliono continuare ad arricchirsi, sciupando le risorse pubbliche, anzi, saremo su questo fronte durissimi. Non tollereremo tentativi di mantenere un sistema che viene pagato dai siciliani onesti. Chi è in regola non deve avere paura, ma chi non lo è cominci a sollevare la clessidra di un allontanamento certo e sicuro, perché quando si costruisce sulla sabbia, i castelli sono destinati a crollare, e molti castelli sono stati costruiti sulle clientele e sul malaffare. Per il resto la mia solidarietà a tutti i lavoratori, che mi auguro capiscano, che stiamo lottando per loro".
I sindacati sono però sul piede di guerra: "Chiudere l'esperienza dell'Avviso 20 mette a rischio i lavoratori, il governo ci dia certezze sulla copertura finanziaria dei nuovi bandi", hanno detto Giusto Scozzaro della Fp Cgil e Maurizio Bernava della Cisl, che aggiunge: "Da lunedì faremo un sit-in di protesta a oltranza davanti all'assessorato".

Ecco l'elenco dei 43 enti di formazione, nelle 9 province siciliane, sottoposti all'avvio del procedimento di revoca dell'accreditamento da parte della Regione siciliana, perché non in regola con i pagamenti dei lavoratori.
Nella provincia di Trapani sono 4: Cipa-At, Medea, Usmi, Ial Sicilia. In quella di Caltanissetta, invece, sono 3: Ecap - Caltanissetta, Irfap - Caltanissetta e Ial Sicilia Caltanissetta. Ad Agrigento, uno soltanto: Ial di Agrigento. Il numero più consistente si trova in provincia di Messina. I diciotto enti finiti nel mirino dell'assessorato regionale all'Istruzione e formazione professionale sono: Coo.tur società cooperativa di Capo d'Orlando, Afel di Messina, C.U.F.T.I di Taormina, Esfo di Sant'Agata di Militello, Esac di Messina, Euris di Pagliara, Genesi di Messina, Giovanni XIII di Torregrotta, Ismerfo di Messina, Jasna Gora di Caprileone, Studio Milione group di Brolo, Trinacria di Sant'Agata di Militello, Lumen, Ancol-Barcellona Pozzo di Gotto, Trainin Service, San Pancrazio-Giardini Naxos, Consorzio Insieme-Messina e l'Efal-Messina. Altri sei enti si trovano nel Ragusano, sono: Centro Studi Ibleo, Enaip, Forpromed, Logos, Promoter Sud e Ial Sicilia. Nella provincia di Palermo se ne annoverano 5, sono: il Centro Filippo Buonarroti, Engim -Sicilia, Eureka, Isfordd, Isme Rc - Istituto Mediterraneo per la Ricerca e Comunicazione. Nella provincia di Catania sono 6: Associazione Eris, Ecap- Catania, EuroForm - Progettazione e servizi Formativi di Presti Alberto &C s.a.s, AS. Gruppo Euroconsult, Associazione Regionale Ciofs-Fp Sicilia e Enaip Asaform.

[Informazioni tratte da Adnkronos/Ign, ANSA, Lasiciliaweb.it, Repubblica/Palermo.it, GdS.it]

- La replica degli enti: "Abbiamo le carte in regola" (LiveSicilia.it)

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23 marzo 2013
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