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Riapre Bellolampo

Per la procura non ci sarebbero i presupposti per il sequestro dell'unica discarica palermitana

22 maggio 2008

Martedì sera i carabinieri del Nucleo Operativo Ecologico di Roma hanno sequestrato l'unica discarica palermitana, quella di Bellolampo. Un provvedimento adottato per il mancato rinnovo di alcune autorizzazioni, scadute nel 2006.
Nella giornata di ieri i magistrati di Palermo hanno sentito i dirigenti dell'Amia, l'ex municipalizzata che gestisce la raccolta dei rifiuti in città.

"Contiamo di ottenere l'autorizzazione definitiva per l'utilizzo della discarica di Bellolampo entro il semestre che decorre dal 9 luglio prossimo. Finora ci siamo mossi, comunque, nel rispetto delle norme vigenti". Lo ha detto Orazio Colimberti, direttore generale dell'Amia, l'ex municipalizzata che gestisce la raccolta dei rifiuti a Palermo, commentando il sequestro preventivo della discarica di Bellolampo. "La nuova legge del 2006 che disciplina la materia - ha spiegato - fissa il percorso che deve portare alle autorizzazioni integrate ambientali (Aia), che sono definitive, e stabilisce che, nelle more, il sindaco possa adottare provvedimenti contingibili e urgenti per 6 mesi, prorogabili due volte per un massimo di 18 mesi". "Il sindaco, al momento - ha concluso - ha adottato due proroghe, l'ultima delle quali scadrà il 9 luglio. Per il Noe, invece, le ordinanze d'urgenza sarebbero tre: ma si tratta di un'interpretazione non corretta di un atto che non era autorizzativo, ma solo d'integrazione, adottato dall'amministrazione ad ottobre scorso". "Per una terza proroga secondo la legge - ha concluso Colimberti - sarà necessario un provvedimento adottato d'intesa da Regione e ministro dell'Ambiente: circostanza che però non si è ancora verificata".

Dopo aver analizzato la tutta documentazione, la Procura di Palermo ha ritenuto che non ci fossero i presupposti per la convalida del provvedimento eseguito dai carabinieri del Noe, e ha disposto la immediata restituzione dell'impianto.
"Dopo avere analizzato tutta la documentazione che ci è stata prodotta - ha spiegato il procuratore di Palermo, Francesco Messineo - abbiamo ritenuto che non ci fossero i presupposti per chiedere al gip la convalida del sequestro preventivo".

[Foto www.artmomo.com]

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22 maggio 2008
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