Ridimensionato l'allarme per il Procuratore di Trapani
Rintracciati e interrogati gli "inseguitori" del magistrato Marcello Viola
Ridimensionato l'allarme scattato a Trapani per il procuratore Marcello Viola. Da qualche giorno la sua scorta è stata raddoppiata per le tante intimidazioni nei suoi confronti. Fra gli episodi eclatanti: un mese fa un'auto con i vetri oscurati e con a bordo almeno due uomini iniziò a tallonare in autostrada l'auto blindata del procuratore, costringendo l’autista a raggiungere i 200 chilometri orari.
Degli "inseguitori" adesso si conoscono i nomi. Sentiti dalla procura di Caltanisssetta, competente per territorio, i due hanno dato una spiegazione che è sembrata plausibile: genero e suocero pigiavano l'acceleratore a tavoletta per raggiungere l'aeroporto Birgi e non perdere un volo; i due hanno utilizzato la macchina del procuratore (per loro solo un'automobile con il lampeggiante) come "apripista".
L'episodio si è quindi ridimensionato, ma gli inquirenti continuano a non escludere che il 19 aprile scorso sia andato in scena un gesto di sfida. L'inseguimento è durato quaranta chilometri, inevitabile, dunque, che il livello di allerta salisse. L'inchiesta rimane aperta, ma i due non sono indagati. A confermare la ricostruzione, il procuratore di Caltanissetta, Sergio Lari.
Sulle intimidazioni contro il magistrato, la procura di Caltanissetta aveva già aperto un’inchiesta e dopo la prima lettera di minacce al fascicolo era stato aggiunto anche quest’ultimo episodio.
[Informazioni tratte da Repubblica/Palermo.it, LiveSicilia.it]
- Grave intimidazione al procuratore di Trapani (Guidasicilia.it, 24/05/12)