Rientro alla Fiat di Termini (PA) dopo il riposo forzato per cassa integrazione
Fino al 31 agosto i circa 1.900 dipendenti della Fiat di Termini Imerese (in provincia di Paleremo) sono stati costretti al riposo forzato per cassa integrazione.
Una situazione che il principale polo industriale siciliano ha condiviso con gli altri siti di Melfi, Cassino e Arese.
Ma che nell'Isola ha fatto tremare le maestranze, già a conoscenza del destino che le attende subito dopo agosto.
Nelle prime due settimane di settembre, infatti, saranno avviati alla mobilità 223 lavoratori.
Il provvedimento previsto dalla Fiat Auto sarà attuato in due scaglioni: circa 120 usciranno nella prima settimana di settembre, gli altri la settimana successiva.
Immediate le ripercussioni nello stabilimento che assembla la Punto: la produzione calerà da 560 a 480 vetture giornaliere. Conseguenze anche nell'indotto: una decina di fabbriche mediopiccole, situate tra Termini, Castelvetrano e Carini e che occupano circa 700 dipendenti.
In questo caso si stima che a perdere il posto di lavoro possano essere almeno 150 persone.