Riina voleva morto il sindaco di New York
Il pentito Naimo ha rivelato ai pm che il boss corleonese cercò la famiglia Gambino, alla quale avrebbe ordinato l'omicidio di Rudolph Giuliani
Negli anni '80 il boss Totò Riina aveva progettato di uccidere l'ex Procuratore Federale di New York, dal 1993 anche sindaco della Grande Mela, Rudolph Giuliani. Lo ha rivelato ai pm che indagano sulla trattativa Stato-mafia il pentito Rosario Naimo.
Naimo, che per anni ha vissuto negli Stati Uniti, ricevette la visita di un uomo d'onore siciliano, Benedetto Villico, che gli portò un messaggio di Riina da consegnare ai boss italoamericani Gambino. Nella lettera si ordinava l'omicidio di Giuliani, soprannominato "procuratore di ferro" e autore di importanti inchiesta su droga e mafia che lo videro collaborare col giudice Giovanni Falcone.
A Riina, Naimo fece sapere di essere contrario al progetto perché i contraccolpi a un delitto simile in America sarebbero stati enormi. Durante un incontro in Sicilia il padrino corleonese avrebbe detto a Naimo: "l'omicidio lo vogliono loro", senza specificare a chi si riferisse. E avrebbe indicato il movente dell'attentato da compiere nella volontà di isolare Falcone che in Giuliani aveva trovato un ottimo partner investigativo.
I verbali con le rivelazioni di Naimo sono depositati agli atti del processo sulla trattativa.
A parlare del progetto omicidiario di è stato anche il diretto interessato, Rudolph Giuliani, intervistato nel celebre talk show di Oprah Winfrey.
- La taglia della mafia sulla testa di Rudy Giuliani (Guidasicilia.it, 30/11/13)