Rilasciati i due presunti scafisti della strage di immigrati avvenuta venerdì scorso nelle coste ragusane
Il gip Maurizio Gurrieri non ha convalidato il fermo di polizia giudiziaria eseguito venerdì scorso nei confronti di due extracomunitari, poche ore dopo il tragico sbarco sulle coste ragusane, nei pressi di Sampieri (Scicli), con la morte di nove persone.
Adel Mahmoud Wuafy Mohsen, egiziano di 27 anni, e Abdellal Aoud Assan, iracheno di 47 anni, fermati sulla base delle prime indagini svolte da polizia, carabinieri e Guardia di finanza con l'accusa di essere i presunti scafisti insieme a un terzo complice che sarebbe tra le vittime, sono stati rimessi in libertà.
In questo momento la loro posizione è analoga a quella di tutti gli altri immigrati giunti clandestinamente nel corso della tragica traversata. I provvedimenti non sono stati convalidati per carenza di indizi.
Secondo indiscrezioni, il gip avrebbe obiettato la difformità delle testimonianze in ordine alla figura dei due accusati, da alcuni definiti 'comandante', da altri 'capitano'; l'insufficienza del numero di foto segnaletiche (20) scattate ai clandestini che viaggiavano nel barcone e mostrate per il riconoscimento degli scafisti; e la circostanza che nel barcone fosse stato rinvenuto il passaporto di uno dei due sottoposti a fermo, fatto questo ritenuto dal giudice scarsamente compatibile con l'accusa.
Inoltre sono state sospese le ricerche. Gli inquirenti ritengono che non ci siano altre vittime e che le persone che mancano all'appello (dalle 20 alle 30 persone) rispetto al numero descritto dai testimoni, possano aver raggiunto la riva ed essersi dileguate.
E' stata recuperata ieri mattina l'imbarcazione utilizzata nel tragico sbarco di extracomunitari sulle coste di Pozzallo, avvenuta tra il 17 e il 18 novembre scorsi, e che è costato la vita a nove clandestini.
Le operazioni di disincaglio e rimorchio in porto, iniziate all'alba, sono state coordinate dalla Guardia costiera di Pozzallo e dal nucleo sommozzatori di Messina. Il barcone era arenato nella spiaggia di Sampieri.
Fonte: La Sicilia