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Rimossi i dirigenti del Cie di Lampedusa

Il responsabile della cooperativa che si occupa del centro si difende: "Lager? Tutto previsto da un protocollo"

19 dicembre 2013

Il commissario Ue agli Affari Interni, Cecilia Malmstrom, è stata chiarassima commentando le immagini, "spaventose e inaccettabili", del trattamento nel Cie di Lampedusa: "Non esiteremo ad aprire una procedura di infrazione per assicurarsi che gli standard europei siano rispettati", ha detto Malmstrom aggiungendo che "contatteremo le autorità italiane per chiedere maggiori informazioni su questi eventi e chiederemo loro di fare piena luce su quanto accaduto". Il commissario Ue, annunciando che è già cominciata una indagine europea, ha aggiunto infine lapidaria: "La nostra assistenza e sostegno alle autorità italiane nella gestione dei flussi migratori può continuare solo se il paese garantisce condizioni umane e dignitose nel ricevimento di migranti, richiedenti asilo e rifugiati".

Intanto, dopo il video shock del Tg2, la bufera politica e il monito europeo, Legacoop Sicilia ha dato indicazione ai soci di 'Lampedusa Accoglienza', la cooperativa che gestisce il centro per migranti, "di rimuovere e rinnovare il management attuale e di avviare immediatamente una migliore organizzazione con altre professionalità".
Secondo Legacoop, "comportamenti come questi non sono ammissibili anzi, sono contrari all'etica cooperativa e vanno rimossi e sanzionati".
In un documento redatto al termine di una riunione dell'organismo dirigente di Legacoop si lancia un invito anche ai governi regionale e nazionale e al mondo associativo. "Dopo l'indignazione generale - sottolinea la lega - davanti alle scene viste in tv di sindaci, prefetti, ministri, associazioni e cittadini, siamo i primi a chiedere che i riflettori sul delicato tema dell'accoglienza dei migranti restino accesi per affrontare alla radice la questione".

La direzione del centro, dal canto suo, dice di non aver avuto notizie di indagini a suo carico, ma di aver autonomamente disposto la sospensione di due operatori. "E' stato un primo provvedimento - ha detto l'amministratore delegato di Lampedusa Accoglienza, Cono Galipò - Vedremo come si concluderà la vicenda". Inoltre, l'associazione ha promosso l'istituzione di una commissione d'indagine conoscitiva per verificare quanto accaduto nel centro di accoglienza, che si avvarrà dell'apporto di professionisti esterni, per accertare disfunzioni e responsabilità.

In precedenza, Cono Galipò, aveva comunque spiegato: "Il trattamento che noi stavamo facendo, previsto da un protocollo, stava durando da un'ora e mezza e a un certo punto alcuni immigrati si sono spazientiti, si sono spogliati e hanno chiaramente inscenato quanto si vede. Nessun lager, il tutto va contestualizzato. Abbiamo avuto tre sbarchi in cui il sospetto di scabbia era molto alto e normalmente quando i casi sono pochi i trattamenti si fanno in infermeria, ma quando sono 104 ci vogliono dei locali disponibili". Il rammarico di Galipò è di "non aver bloccato l'iter e l'operazione quando i due immigrati si sono innervositi. Certo, non siamo d'accordo su quelle condizioni, ma ribadisco che tutto va rapportato al momento".
"Nella relazione spieghiamo in modo dettagliato qual è il protocollo che è stato seguito", ha aggiunto Galipò che respinge le accuse. "Alcune criticità ci sono, ma sono legate alla situazione della struttura. Quando abbiamo preso in gestione il Centro, il primo giugno del 2007, la stampa lo ha definito 'un albergo a quattro stelle', oggi ci accusano invece del contrario. Certamente ci sono alcune carenze strutturali che vanno risolte, ma di sicuro non è un lager". Galipò difende infine "il lavoro svolto con professionalità" all'interno del Centro da una cinquantina di operatori tra medici, infermieri, psicologi e mediatori culturali.

Intanto la Procura della Repubblica di Agrigento ha avviato un'inchiesta. Il fascicolo di "atti relativi" è stato aperto dallo stesso procuratore capo, Renato Di Natale; i reati ipotizzati, a carico di ignoti, sono quelli di violenza privata e maltrattamenti nei confronti di persone sottoposte a cura e custodia. La Procura acquisirà la versione integrale del filmato, parzialmente trasmesso dal Tg2; nelle immagini, riprese con un cellulare da un siriano ospite del Centro

[Informazioni tratte da Adnkronos/Ign, ANSA, Lasiciliaweb.it, Repubblica.it]

- Tutti indignati... adesso (Guidasicilia.it, 18/12/13)

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19 dicembre 2013
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