Rischio idrogeologico per l'80% dei comuni siciliani
I geologi siciliani: "Un nuovo governo del territorio che porti ad una nuova coscienza da parte di tutti"
"L'obiettivo più ambizioso che abbiamo è quello di non contare più né danni né vittime, perché si giunga a un nuovo governo del territorio che porti ad una nuova coscienza da parte di tutti, a cominciare dalla classe politica, ma anche da chi svolge una professione tecnica, garante della sicurezza delle opere da costruire a beneficio di chi le abita".
Così il presidente dell'Ordine dei geologi di Sicilia, Gian Vito Graziano, ha voluto commentare la conclusione dei lavori del forum sul dissesto idrogeologico svoltisi a Roma.
"Abbiamo avuto un autunno-inverno caratterizzato da eventi piovosi eccezionali - ha ricordato Graziano -. Su 25.833 Kmq di superfice dell'Isola, con ben 87% di territorio montano e collinare, abbiamo circa 500 Kmq di area soggetta a frane e dei quasi 400 comuni siciliani l'80% è a rischio idrogeologico".
All'incontro, che ha visto la partecipazione degli Ordini regionali dei geologi, particolare attenzione è stata posta sul dissesto che ha interessato la zona del Messinese a partire dallo scorso 1 ottobre - con l'alluvione che ha provocato 38 vittime - e le frane che si sono verificate fino a febbraio in altre aree della provincia. [ANSA]