Rita Borsellino è con l'Unione
La sorella del giudice Paolo Borsellino ha accettato la proposta di candidarsi per le Primarie siciliane del centrosinistra
Dopo che la nuova lista siciliana ''Uniti per la Sicilia'' formata dai ''partiti minori'' del centrosinistra (Pdci, Prc, Sdi, Verdi, Italia dei Valori) ha stilato una ''carta dei principi'' che esclude la candidatura di personaggi che sono stati indagati, rinviati a giudizio o condannati per mafia, corruzione, estorsione, usura, sfruttamento del lavoro nero, reati ambientali, e dopo aver proposto a Rita Borsellino, sorella del grande magistrato Paolo, la candidatura per le primarie per l'elezione alla Presidenza della Regione, la vicepresidente nazionale dell'associazione 'Libera' (leggi) ha accettato l'invito.
''Avevo visto come stava andando la ricerca di un candidato e ho ritenuto che probabilmente a queste persone bisognava dare una risposta, una persona nella quale riconoscersi. E io non mi sono mai tirata indietro in questi tredici anni, non lo farò neanche adesso''. Sono state queste le parole di Rita Borsellino che ha scelto di candidarsi alle prossime Primarie dell'Unione.
Nei giorni scorsi, dopo la proposta di ''Uniti per la Sicilia'', la sorella del magistrato palermitano ucciso dalla mafia nel 1992, avevo detto di essere disponibile a candidarsi solo nel caso in cui il suo nome sarebbe stato condiviso unanimemente all'interno dello schieramento. La decisione è poi arrivata anche grazie alle numerose manifestazioni di affetto: ''Avverto - ha afferma ieri sui quotidiani - una mobilitazione che va oltre ogni aspettativa. Tanti compagni di strada di questo viaggio intrapreso negli ultimi 13 anni mi stanno sostenendo''.
La disponibilità di Rita Borsellino a presentarsi alle primarie ha sbloccato la situazione di stallo che si trascinava da alcune settimane impedendo all'Unione la scelta di un candidato alla presidenza della Regione siciliana. Ed è questo il segnale che Rita Borsellino ha voluto lanciare: ''Dopo i consensi e gli inviti ricevuti ad andare avanti - ha spiegato - non posso dire no a tanta gente che ha fiducia in me e in quel che ho fatto in questi ultimi tredici anni''.
La signora Borsellino si augura però che ''la sua candidatura non sia contro qualcuno. Sciolgo le mie riserve a partecipare alla primarie, adesso tocca alle forze del centrosinistra''. E mentre i comitati spontanei nati in questi giorni a sostegno della candidatura della sorella del giudice ucciso in via D'Amelio, continuano a raccogliere firme
c'è ancora chi nella Margherita non abbandona l'idea di candidare l'ex ministro dell'Interno ed ex sindaco di Catania, Enzo Bianco. ''Si potrebbe proporre Bianco presidente e Rita Borsellino vicepresidente'', ha suggerito il vice coordinate regionale della Margherita Franco Piro, che tuttavia considera la disponibilità della Borsellino 'una grande risorsa perché rende il confronto libero e consente a tutte le forze politiche di assumere decisioni che vanno verso la vittoria dell'Unione''.
Dello stesso avviso l'ex sindaco di Palermo Leoluca Orlando: ''La disponibilità di Rita è una grande opportunità per tutta l'Unione e per la Sicilia. Sono convinto che le primarie regionali saranno, come lo sono state quelle nazionali, un grande momento di partecipazione e di democrazia. E saranno anche, come lo sono state quelle nazionali, un momento importante del percorso di unità del centrosinistra per la scelta di un candidato e di un programma di governo alternativo alla destra e al malaffare''.
Unanime nel parere anche Salvo Lipari dei Ds, uno dei promotori dei comitati: ''crediamo che la candidatura di Rita Borsellino, la sua storia personale, possano segnare davvero una svolta e contribuire a costruire fiducia nel futuro e speranza nella nostra terra''. ''Siamo donne e uomini convinti che anche in Sicilia sia possibile costruire un orizzonte nuovo - hanno aggiunto i promotori dell'appello - produrre un reale e profondo cambiamento, dare vita a un percorso alternativo che aiuti la nostra isola ad uscire dal forte degrado etico, culturale, economico, sociale, dove poteri e interessi forti l'hanno condotta negli ultimi anni''.
Ma i Ds non hanno ancora indicato alcun nome in maniera ufficiale. Attendono di partecipare ad una riunione collettiva con gli alleati, anche se rivendicano, come dice il segretario regionale, Angelo Capodicasa, ''la possibilità di scegliere un candidato al di fuori dei partiti''. ''Nei giorni scorsi - ha ricordato il leader siciliano della Quercia - il Rifondazione comunista, prima che si facesse il nome della Borsellino, aveva pensato a candidare l'europarlamentare Ds Claudio Fava. Ma ora sostiene la sorella del giudice assassinato''.
E sono state veramente tante le adesioni per sostenere la candidatura di Rita Borsellino, adesione sottolinenata da un appello firmato anche da tanti personaggi della cultura e dello spettacolo.
L'appello è stato firmato anche dallo showman Rosario Fiorello. La sua adesione si aggiunge a quelle degli attori Leo Gullotta e Renato Scarpa, degli scrittori Vincenzo Consolo e Bruno Piazzese, e ancora di Peppino Di Lello, Armando Sorrentino, Giovanni Impastato (fratello di Peppino Impastato) e Pina Maisano Grasso.
''La decisione di Rita Borsellino di candidarsi alle primarie dell'Unione per la Regione siciliana, rappresenta un fatto importante per la Sicilia. Una scelta che accogliamo con grande felicitazione e che continueremo ad incoraggiare''. Sono state queste le parole del leader di Rifondazione Fausto Bertinotti. ''Questa candidatura - ha aggiunto - è il segno evidente della volontà di liberazione, la volontà di cambiare, anche in Sicilia, di voltare pagina contro affarismo e clientelismo. E' lì a dimostrarlo la sua storia di impegno contro la mafia, per la difesa dell'etica e per la rivincita di una politica giusta''.
''Rita Borsellino - ha conclude il segretario del Prc -, come ci dimostra il movimento spontaneo che si sta dispiegando a sostegno della sua candidatura e che sta ridando entusiasmo a tutto il popolo del centrosinistra, è la persona giusta per tutta l'Unione, l'alternativa credibile. Sarebbe bene che tutta l'Unione si pronunciasse favorevolmente su questa scelta e non sprecasse una grande occasione''.