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Rito della Luce - Solstizio d'estate 2015

L'intervista ad Antonio Presti: "Un nuovo Rito della Luce per un inno alla Gioia di vivere. Questo il mio dono alla Sicilia"

15 giugno 2015

Antonio Presti: "Un nuovo Rito della Luce per un inno alla Gioia di vivere. Questo il mio dono alla Sicilia, auspicando un percorso futuro di Bellezza e Conoscenza sul cammino della Resilienza".

Il 21 giugno Piramide - 38° Parallelo, l’opera di Mauro Staccioli, sarà per la sesta volta scenario fisico e spirituale del Rito della Luce - Solstizio d’estate. Perché Fiumara d’Arte conferma quest’impegno con un inno alla Gioia di vivere?
L’impegno si rinnova come devozione e donazione ai Siciliani e a quanti vogliano partecipare al Rito, confermando il mio impegno civile e culturale per quel restituire Bellezza e Conoscenza sempre con sacrifici personali e della Fondazione. Quanto all’inno, ritengo che oggi ciascuno di noi abbia bisogno di riprendersi la Gioia di vivere, che ci è stata espropriata dalla dittatura della paura e da quell’imperialismo consumistico, oggi decadente, che ci ha portati alla depressione spirituale. Il percorso all’interno della Piramide, un cammino dall’oscurità alla luce, restituisce Bellezza e Conoscenza al visitatore e ridà valore al futuro. Riacquisiremo la gioia solo credendo di nuovo nel domani e ridandogli valore.

Questo nuovo Rito giunge dopo una sofferta esperienza catanese, quella del solstiziod’inverno 2014. Vuole dirci qualcosa in proposito?
Sì, certo. Per proteggere la Luce, il 21 dicembre scorso la Fondazione scelse di sospendere il Rito a causa di assurdi e inspiegabili problemi istituzionali quali una diffida dei Vigili del Fuoco. Sono indignato per l’indifferenza e l’ignavia manifestate dalla politica e dalle istituzioni. Ѐ assurdo, ma è ancora più insensato e paradossale, che queste non si siano mostrate disponibili a proteggere il dono che quel giorno veniva consegnato alla città e non gli abbiano, quindi, riconosciuto il suo valore. E fino a quando l’amministrazione comunale catanese manterrà questo atteggiamento, la mia Fondazione sospende le donazioni alla città di Catania. Non si tratta di una provocazione, ma di un ammonimento. Fiumara d’Arte, com’è noto, comunque, non è avvezza alla resa e tutta la sua storia racconta la militanza di un percorso di vita civile e culturale che, purtroppo, ancora oggi, riscontra sempre nel sistema del potere di turno ostacoli e indifferenza. Non ci fermiamo e rinnoviamo il nostro impegno nella Valle dei Nebrodi, il 21 giugno alla Piramide, con l’ennesimo dono per l’ennesimo atto di Devozione alla Bellezza, quella Bellezza che ha trovato nella resistenza il suo valore di differenza, la sua anima.

Quindi ancora resistenza nel suo impegno etico e civile, oltre che artistico...
Non esattamente. Perché a partire da questo momento Fiumara d’Arte seguirà il cammino della Resilienza, un particolare tipo di resistenza non oppositiva e che, all’interno di una sua circolarità, resiste, rigenera e trasforma. La trasformazione rappresenta un passaggio fondamentale per l’individuo, come del resto per l’universo, anche se a volte affinché si possa portarla a compimento bisogna fronteggiare situazioni difficili, come credo ci stia succedendo in questo nostro presente. Però a volte l’essere esposti a complicazioni e avversità tempra piuttosto che indebolire. La Piramide, quindi, da luogo simbolico di resistenza alla politica istituzionale, che continua a non voler promuovere la Conoscenza come valore di futuro, diviene luogo simbolico di Resilienza, votata alla rigenerazione.

Lei parla di futuro e di Gioia di vivere in un momento di particolare crisi. Quello di Fiumara d’Arte è, evidentemente, un messaggio positivo, un auspicio. E della depressione spirituale, a cui lei stesso fa cenno, come ci si libera?
Lo stato di crisi si perpetua perché si perpetuano, in questo presente, nella nostra società, i poteri del denaro, del consumismo, della globalizzazione, delle banche e delle multinazionali, di tutto un parlare che trova sempre la sua condizione di crisi in quel denaro che l’ha creata questa crisi. Ma è proprio dal denaro che non si può ripartire, perché, come potere, ci ha spinti alla negazione del futuro e, per l’appunto, alla depressione spirituale facendo sì che la nostra anima perdesse la percezione della Gioia. L’unico modo per uscirne è quello di riconnettersi al futuro attraverso la spiritualità, che ci permetterà di ricontattare lo stupore, la meraviglia, la gioia.

Insomma, questo è il dictat etico che emerge da questo momento di condivisione del Rito della Luce del 21 giugno, il pensiero universale di positività...
Sì, ma non solo. E ciò che sto per aggiungere è rivolto a tutti, ma in particolare al popolo siciliano. Ѐ giunto il momento di comprendere che non si può più prendere in maniera scellerata e sconsiderata dalla Grande Madre, la terra di Sicilia, ma che ora bisogna restituire a lei attraverso l’orgoglio di essere siciliani e il diritto alla cittadinanza con la cultura e la Bellezza. E che bisogna pure ringraziare. Restituendo rigeneriamo e rigenerando trasformiamo, e quindi dallo stato di depressione possiamo passare a quello di gioia. Il percorso di futuro, per l’essere vivente, così come per Fiumara d’Arte, dovrà passare dunque attraverso il restituire, il rigenerare, il trasformare, sugellando infine il tutto con il ringraziamento.

Lei chi vuole ringraziare ora?
Gli amici, gli artisti, i bambini e tutti coloro che collaborano e partecipano al Rito della luce. Lo fanno spontaneamente e gratuitamente, offrendo la loro arte, il loro impegno, le loro energie all’insegna di quel sentimento di condivisione che da sempre ha contraddistinto l’operato di Fiumara d’Arte.

Per coloro che ancora non lo sapessero: come nasce e cosa rappresenta Piramide - 38° Parallelo?
La nostra Piramide rappresenta il potere della spiritualità. Questo le conferisce autorevolezza ed è sulla base di quest’autorevolezza che parla all’uomo contemporaneo risvegliandone la coscienza e guidandolo attraverso il percorso di illuminazione. Io e l’artista Mauro Staccioli l’abbiamo pensata come elemento emergente, laddove il termine emergenza ha un doppio valore simbolico: emergenza in quanto necessità di restituire Bellezza ed emergenza come metafora del nascere. Si eleva dalla montagna ed è perciò cima di una cima. È in ferro, perché figlia delle pietre ferrose di cui si nutre. E, con la forza della sua spiritualità, ammonisce quel potere temporale che si è dato come livello la mediocrità. Tutti concetti, questi, che io cerco di trasmettere soprattutto alle nuove generazioni, a cominciare dai bambini che partecipano al Rito della luce.

La scelta del luogo, quella collina di Motta d’Affermo, è stata dunque fondamentale, così come lo è la partecipazione dei bambini al Rito...
Sì, la scelta del luogo è stata fondamentale come per tutte le opere della Fiumara d’Arte, nel rispetto dell’ascolto del genius loci. La Piramide, archetipo universale, sorge in un posto magico dal quale può esprimere, con energia ancora maggiore, un pensiero di rinascita e di sacralità. E in questo modo afferma anche il valore etico ed estetico dell’opera d’arte e l’impegno che l’arte e gli artisti si assumono verso la società. Quanto ai giovani, sono il futuro. La loro presenza al Rito rappresenta pure una mia consegna, a loro, del dono del Rito stesso e del suo significato. I bambini, accompagnati dagli artisti, condividono questo momento di consegna della luce della Conoscenza compiendo il viaggio d’iniziazione. Percorrono, insieme agli altri visitatori, il tunnel buio, accesso alla Piramide, ne raggiungono il centro e proseguono il cammino all’interno della spirale. Lì sono toccati dai raggi del sole e, uscendo, ritrovano luce nel tunnel. Ora sono illuminati e la loro missione consiste nel consegnare sempre Conoscenza. Più la si consegna, più questa aumenta. E non è questione di denaro, ma solo di cuore. L’arte, in questo caso sotto forma di poesia, canto, musica e danza, crea rigenerazione attraverso l’emozione e la spiritualità. Con l’augurio che questi uomini del domani scelgano la cultura e il pensiero come nutrimento e che, educati alla Bellezza e cresciuti nella Conoscenza, possano trasmetterle al loro tempo futuro.

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15 giugno 2015
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