Ritorna il ''commissario da crociera'' Cecé Collura. Quasi un fratello per il Commissario Montalbano
Qualcuno già lo conosce da qualche anno, e conosce già i casi da lui risolti sopra la nave da crociera di cui è commissario di bordo. Stiamo parlando del Commissario Cecé Collura, altro personaggio creato qualche anno fa dalla fertilissima penna di Andrea Camilleri, e del quale la piccola casa editrice Libreria dell'Orso di Pistoia nel 2002 ne tirò (vendendole) 60 mila copie de ''Le inchieste del commissario Collura''.
Bene le storie di Cecè Collura ritornano, stavolta sotto il marchio Mondadori (che ne ha acquistato i diritti), che però, visto che il mercato può ancora assorbire questo secondo commissario dello scrittore siciliano, ripubblica il volume nella collana Piccola biblioteca Oscar.
Cecé Collura, come sottolinea lo stesso Camilleri, ''é amico di Salvo Montalbano, ma i racconti non sono dello stesso tipo del commissario di Vigata, questo è un puro divertissement''.
Si tratta di otto racconti che Camilleri scrisse per il quotidiano La Stampa come ''intrattenimento estivo'', precisa lo scrittore. Che hanno avuto grande fortuna: tre di questi sono già stati trasformati in opere liriche dal regista Rocco Mortelliti e dal direttore d'orchestra Marco Betta.
Cecé (Vincenzo) Collura quasi suo malgrado diventa commissario di bordo su una nave da crociera, assistito da un fedele collaboratore, il triestino Scipio Premuda. Tra feste, ricchi premi e cotillon, sulla nave accadono eventi e fenomeni strani, tanto che Collura è costretto a rivedere radicalmente l'idea di aver accettato un incarico di assoluto riposo. Gli toccherà indagare seriamente.
''Sono contento dell'iniziativa della Mondadori - ha commenta Camilleri - gli Oscar hanno una larghissima diffusione''.