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RITORNANO!

Il Movimento dei Forconi pronto a bloccare tutto per quattro giorni, ma senza nessun "cappello politico"

05 dicembre 2013

"Tutti benvenuti, ma nessun cappello politico". Il messaggio è sibillino, come al solito. Il Movimento dei Forconi, che ha indetto un blocco nazionale dell'autotrasporto dal 9 al 13 dicembre prossimi contro la politica del governo, fa riferimento alla possibile partecipazione allo sciopero da parte di partiti di estrema destra e sinistra.
Il movimento aveva già paralizzato per nove giorni a gennaio 2012 strade e raffinerie in Sicilia.

"Alla vigilia della grande mobilitazione popolare ad oltranza - ha dichiarato in una nota il siciliano Mariano Ferro, che capeggia il movimento - giungono copiose sempre nuove adesioni, da parte dell'Italia che soffre e che da troppo tempo chiede fatti per una svolta radicale. Per ridare speranza al nostro Paese occorre oggi con urgenza trovare le soluzioni alle tantissime vertenze irrisolte o mandare a casa un governo asservito ai potenti ed un parlamento di nominati, porre fine al far-west della globalizzazione, riprenderci la sovranità popolare e monetaria".
Parole dure, quelle di Ferro, che ribadisce la condizione alla base della protesta non violenta. "Coloro che intendono ribellarsi con noi sono i benvenuti - prosegue il capo dei Forconi -, a condizione che non si azzardino a mettere cappelli di qualsiasi colore all'iniziativa. Ad essi ribadiamo ancora una volta fino alla noia che non saranno accettati simboli di partito. I nostri valori sono quelli scolpiti nella Costituzione democratica, calpestata da coloro che hanno giurato di difenderla, e sorta grazie alla vittoriosa lotta di popolo contro la dittatura nella quale in forme diverse ci ha riportati questa classe dirigente. Proprio oggi, che il nostro Paese è sull'orlo del baratro, quella straordinaria lotta di popolo resta un esempio da seguire. Per quanto ci riguarda sarà la rivoluzione degli onesti".

Il direttore provinciale della Confesercenti, Salvo Politino, non nasconde i suoi timori per le ripercussioni legate alla protesta. "Condividiamo le ragioni che animano la piattaforma di rivendicazioni del Movimento dei Forconi e crediamo fermamente nel diritto alla libera espressione; tuttavia, siamo fortemente turbati dalle possibili conseguenze di un'azione di paralisi sull'economia già stagnante del nostro territorio. Un blocco come quello annunciato rischia di ripercuotersi proprio sull'anello più debole, ovvero quello dei piccoli commercianti che attendono il periodo natalizio per risollevare le sorti di un'annata nera dal punto di vista delle vendite".

Politino, rivolge quindi un appello alle istituzioni: "Crediamo che le ragioni di insofferenza legittimamente sollevate dai Forconi possano trovare una sede di interlocuzione più proficua. Invitiamo pertanto il Prefetto a intervenire e convocare un tavolo tecnico per ragionare insieme e presentare proposte di attuazione immediata. Il dialogo sulle sfide che conducono alla ripresa economica e allo sviluppo possono e devono essere affrontate in maniera costruttiva".
Dello stesso avviso è Filippo Guzzardi, presidente Confesercenti Catania "dopo l'esperienza vissuta in Sicilia con blocchi e presidi a oltranza - afferma il presidente - ci auguriamo che la protesta stavolta ridimensioni i toni e venga svolta nelle sedi opportune, senza inficiare negativamente sulla già precaria tenuta produttiva delle imprese".

- Ritornano i Forconi! (Guidasicilia.it, 28/11/13)

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05 dicembre 2013
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