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Ritorno di fiamma!

A Canneto di Caronia (ME) sono ricomparsi i misteriosi roghi causati da non si sa che cosa

17 luglio 2014

Era il febbraio del 2004 quando la piccola frazione di Canneto di Caronia, in provincia di Messina, iniziava a far parlare di se in tutto il mondo. All’epoca, infatti, a Canneto, striscia di terra davanti il Tirreno, si verificò un fenomeno di cui mai si era sentito parlare: a Canneto di Caronia le abitazioni andavano a fuoco senza nessuna spiegazione plausibile. Senza corrente, senza particolari esalazioni, ripetiamo senza spiegazione, gli oggetti, le automobili, i divani e tutto quello che possiamo immaginarci prendeva fuoco.
In quella piccola striscia di terra davanti il Tirrenno, di lì a poco si riunirono le televisioni di tutto il mondo, studiosi di tutti i generi, scienziati e luminari, militari, santoni e ufologi. Canneto di Caronia, dove nulla di rilevante era mai successo, diventò luogo di misteri e interessi tra i più disparati.

Ma perché le cose e le case a Canneto di Caronia andavano prodigiosamente a fuoco senza alcuna plausibile spiegazione? Nel tempo, dopo sopralluoghi, studi e ricerche fatte anche con apparecchiature sofisticatissime, di motivazioni ne sono state date svariate: elettromagnetismo prodotto dalla conformazione del territorio altamente sismico, forte dispersione elettrica dalla vicina ferrovia, raggi invisibili di non chiara natura forse causati dalla sperimentazione di nuove e segrete armi militari, esperimenti extraterrestri; addirittura per padre Gabriele Amorth, noto esorcista, era chiaro ci fosse lo zampino del Diavolo.
Sì, ne dissero di tutti i colori, ma per quale motivo nella piccola frazione di Canneto di Caronia avvenisse ciò che avveniva non si scoprì mai.

Certo, prima di arrivare ad una delle conclusioni decise dalla Procura di Messina (e di cui parleremo più avanti), di vicende quantomeno inquietanti ne accaddero. Come ad esempio quando una speciale task force creata dalla presidenza del Consiglio nel 2005 per indagare sugli anomali avvenimenti, dopo tre anni di studi e rilievi tecnologici consegnarono un fascicolo nel quale era scritto che: "Tecnologie militari evolute anche di origine non terrestre potrebbero esporre in futuro intere popolazioni a conseguenze indesiderate. Gli incidenti di Canneto di Caronia potrebbero essere stati tentativi di ingaggio militare tra forze non convenzionali oppure un test non aggressivo mirato allo studio dei comportamenti e delle azioni in un indeterminato campione territoriale scarsamente antropizzato"! (Leggi l’articolo di Giuseppe Lo Bianco e Piero Messina pubblicato su L’Espresso dell’ottobre 2007)

Da non crederci, eppure... Eppure la vicenda trovò una risoluzione assolutamente distante dalla premessa alieno-militare. Infatti, il primo punto alla storia lo mise la Procura di Messina che nel 2008 archiviò l'inchiesta, avviata nel febbraio del 2005 per cercare di fare luce sui misteriosi incendi, mettendo nero su bianco che: "non ci sarebbero dubbi circa la "mano umana" dietro gli incendi nelle abitazioni"!
Quindi, niente X-Files, niente complotti militari, niente di misterioso. Incendi dolosi commessi da responsabili rimasti ignoti.

La comunità di Canneto di Caronia rimase profondamente offesa da questa conclusione, ma il caso era chiuso e, abbastanza velocemente, tutto l’interesse per quella striscia di terra davanti al Tirreno andò via via evaporando.
Sporadicamente qualche giornalista, ricordandosi di quanto accaduto in quella piccola frazione marinara, ha provato a chiedere qualcosa e puntualmente se ne sono ricavate notizie che raccontano di una presenza ciclica di quei fenomeni. Molto più rari ma mai scomparsi del tutto. Sì, gli oggetti a Canneto hanno continuato a prendere fuoco inspiegabilmente, ma la situazione non se l’è cagata più nessuno… Fino a quando ieri notte un rogo al secondo piano di una casa di Canneto ha provocato due feriti lievi.

Negli ultimi giorni sembra che nella piccola frazione nel Messinese ci sia stata un’importante recrudescenza del fenomeno pirico: una presa elettrica si è sciolta in uno sgabuzzino, il fumo ha pervaso l’abitazione ma stranamente il sistema "salvavita" e l’allarme non sono entrati in funzione. Poi, un televisore ha preso fuoco in un altro appartamento a poca distanza. Quindi un compressore in un garage. Poi ha preso fuoco un materasso e la stessa fine ha fatto una cesta di vimini con indumenti pronti per essere stirati. Tutto nel giro di 48 ore.
Sul posto sono intervenuti i vigili del fuoco, i tecnici dell'Enel e gli esperti della Protezione civile.

L’attuale sindaco di Caronia, Calogero Beringhi, ha chiesto un intervento immediato al Presidente del Consiglio e al Presidente della Regione per cercare di indagare e trovare questa volta la vera causa dei fenomeni. "Chiederemo di conoscere ufficialmente i risultati dello studio della commissione interministeriale che nel 2004 analizzò questi strani fenomeni, tutta la nostra comunità è di nuovo spaventata e disperata", ha detto il sindaco, in questi giorni vicino ai suoi concittadini della frazione. "Sono qui i tecnici della protezione civile, dell'Enel e i vigili del fuoco, e nessuno riesce a spiegare come una cesta con degli indumenti abbia preso fuoco. Tra l'altro si è incendiato uno dei nuovi impianti elettrici montati dai tecnici anni fa. Tutti ora temono di ripiombare nell'incubo del gennaio 2004 quando si ebbero decine di fenomeni di autocombustione". "La commissione interministeriale - ha detto ancora il sindaco - non ci ha mai detto ufficialmente quali sono state le loro scoperte dal 2005 al 2007, adesso è giusto che la popolazione sappia cosa è accaduto e continua ad accadere". [F.M.]

- Ricordate Canneto di Caronia? (Guidasicilia.it, 28/06/2004)

- La guerra dei mondi... (Guidasicilia.it, 27/10/07)

- Il "mistero del fuoco di Canneto" è stato archiviato (Guidasicilia.it, 14/06/08)

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17 luglio 2014
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