Ritrovati a Palermo, nelle mura di Palazzo Steri, graffiti e disegni di periodo normanno
Nel palazzo seicentesco che si spera di inserire nei circuiti turistici della città
''Il palazzo seicentesco può rappresentare - ha continuato il rettore - un contributo all' offerta culturale del turismo colto di Palermo. Tra i punti visitabili dello Steri, che già di per se esternamente è un' opera di valore, potremmo inserire l'antica sala delle armi. Altro nostro obiettivo è mettere a disposizione della vista del pubblico il quadro 'La Vucciria' di Renato Guttuso"
''Naturalmente - ha completato Silvestri - non dobbiamo dimenticare che lo Steri comprende anche il Carcere dei Penitenziari. Qui abbiamo ritrovato, sette metri sotto il piano di calpestio, un muro intonacato con graffiti e disegni vari a prima vista preziosissimi.
Nel corso degli scavi condotti sotto la direzione scientifica della Soprintendenza ai Beni culturali e ambientali, in collaborazione con l'Università, le indagini archeologiche hanno, infatti, portato alla luce vari disegni tracciati con le dita a suo tempo sull'intonaco fresco e con una punta sottile.
I disegni presumibilmente risalgono al periodo normanno, e sono stati ritrovati nella parte inferiore di un muro che si sviluppa per oltre sette metri sul lato orientale, a partire da una profondità di circa sei metri.
Raffigurano due navi, alcuni profili di scavi, motivi triangolari e circolari e segni a forma di croce, distinti in due celi temporali. Il ritrovamento richiede ora indagini più accurate e ampie che, oltre ad analizzare il repertorio figurativo, dovranno stabilirne con certezza il periodo di realizzazione.
Lo Steri continua quindi a regalare sorprese e a offrire materiale per lo studio e la ricerca che presto si metterà a disposizione della città e dei turisti.