Riunione straordinaria dei sindaci dei comuni della provincia di Enna
''Ci presenteremo a Palermo con il proposito di autosospenderci e consegnare le fasce tricolori al presidente della Regione, Totò Cuffaro, perché in queste condizioni i comuni non possono sopravvivere. Sono destinati al dissesto finanziario e alla rivoluzione da parte delle collettività che vuole risposte concrete alle richieste''.
Così l'onorevole Mario Mazzaglia, sindaco di Catenanuova, presidente dell'Anci nel corso di una riunione, avvenuta l'atro ieri mattina, negli uffici di via Trieste alla presenza di quattordici dei venti sindaci interessati al problema.
Problemi economici finanziari, precariato e tariffe rifiuti all'ordine del giorno, problemi di grande rilevanza specie il primo, visto che le minore entrate dello Stato e della Regione sta mettendo in ginocchio tutte le amministrazioni.
''La situazione finanziaria degli enti locali è gravissima - ha evidenziato Mario Mazzaglia -. Noi chiediamo al Governo regionale che i 40 milioni di euro assegnati alla provincia ennese, devono essere portati a 105 milioni di euro, somma questa che consentirebbe la copertura dei costi precedenti. Tutto i vertici della Regione debbono intervenire con concretezza, perché se non arrivano soldi, significa ribaltare situazioni gravi con problemi di ordine pubblico e la impossibilità di concedere servizi efficienti''.
Gianni D'Anna, sindaco di Leonforte, sottolinea che tutti sono pronti ad autosospendersi ed andare a manifestare a Palermo. ''Sarebbe utile che presidente della Regione e assessori eliminassero i consulenti che costano parecchio - conclude Gianni D'Anna -. Noi non ne abbiamo''.
Si è anche parlato di precariato, problema che potrebbe diventare esplosivo; tutti i sindaci sostengono che il problema va affrontato e risolto subito perché si tratta di problema esplosivo.
''Vogliamo una pari dignità sul problema del precariato - ha proseguito Mario Mazzaglia - E' inutile inviare richiami stupidi ed impropri nella sostanza, perché siamo tutti in difficoltà. In Sicilia non ci sono solo Catania e Palermo, ci sono anche gli altri comuni, la popolazione è tutta uguale, per cui gli interventi vanno estesi a tutti i comuni della Sicilia''.
Si è anche affrontato il problema dei rifiuti solidi e della raccolta differenziata. I comuni, nei loro bilanci, metteranno dei soldi per aiutare le fasce deboli, ma bisogna che l'Ato Rifiuti restringa i costi ed aumenti l'efficienza. ''Bisogna intervenire concretamente - ha concluso Mario Mazzaglia -. Enna è stata la prima provincia ad opera nel campo dei rifiuti e bisogna assegnare i premi previsti. Comunque tutti i sindaci dei comuni ennesi stanno operando tutti assieme, perché i problemi sono importanti e bisogna risolverli''.
Unica voce fuori dal coro, il Comune di Nissoria, che proprio l'atro ieri pomeriggio ha comunicato che il comune vuole uscire dall'Ato ''perché si ritiene che l'Ato non ha raggiunto gli obiettivi che si era prefissato''.
Fonte: ViviEnna.it